Olbia - In occasione della "
Festa d'Autunno" manifestazione dedicata all'ambiente, nello specifico ad un progetto paradossalmente incentrato sull'acqua, il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano e il ministro della Pubblica Istruzione
Maria Chiara Carrozza hanno ospitato i dirigenti dei licei Gramsci e Mossa, oltre agli istituti Deffenu, Amsicora,Panedda e Comprensivo. Dopo l'inno ed il minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'ormai famigerata alluvione, apre i giochi
Sveva Sagramolla (conduttrice di Geo e Geo), a prendere poi parola è
Carlo Ciocca, del Classico: «In quei giorni l'immagine più significativa è quella delle
migliaia di persone con la disperazione negli occhi - ha rivelato Carlo, con un velo di tristezza - Chi ha perso l'auto, la casa, tutto. Entrare nei salotti delle case che poi sono ammassi di mobili sottosopra e fango». Pausa. I pensieri di tutti che vanno a quei momenti, però è giusto ricordare anche i lati positivi «
Grande collaborazione tra tutti noi studenti - sbotta l'alunno del Gramsci -
Ci siamo incontrati davanti alle scuole, per poi andare nelle case più disastrate» Di fronte una sala commossa che può solo immaginare cosa abbiano passato quei ragazzi, così come tante famiglie. E' il turno di Giorgio Napolitano, che con parole cariche di commozione spiega: «
Ci avete parlato di quella che io considero l’Italia migliore, quella della solidarietà - continuando poi - Avete dato un grande esempio, voi e tutti coloro che vi hanno aiutato - dichiarando infine - Bisogna evitare questi disastri, è importante però saper reagire con questo slancio solidale comune». Lo stesso Napolitano e il ministro Carrozza hanno poi ricevuto dagli studenti due foto incorniciate che ritraevano gli studenti impegnati ad aiutare chi ha perso tutto. Emozione unica «Non capita certo tutti i giorni, ci siamo sentiti presi più in considerazione» dice Mirko Demontis, accolto in rappresentanza dell'Ipia, in assoluto la scuola più colpita, assieme al preside Gianluca Corda. Adesso bisogna fare un ultimo sforzo per ritornare alla normalità e far sì che quella sera del 18 novembre cada nel dimenticatoio.
Paolo Ardovino