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Autorità portuale, Fasolino: "Cagliari non può essere la sede"

Autorità portuale, Fasolino:
Autorità portuale, Fasolino:
Olbia.it

Pubblicato il 30 May 2017 alle 13:42

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Olbia, 30 maggio 2017 - La nomina di Massimo Deiana come Presidente dell'Autorità portuale della Sardegna ha scatenato tutta una serie di reazioni politiche nel territorio della Gallura. Secondo Giuseppe Fasolino, consigliere regionale gallurese, "Una trama già nota quella che porta Massimo Deiana alla guida dei porti sardi, l’unica cosache non deve essere scontato è il finale, Cagliari non può essere sede della nuova Authority efinché avrò fiato non mi stancherò di rivendicare il fatto che Olbia debba avere il ruolo divertice nella nuova governace dei porti".

Per il consigliere regionale gallurese, quella che in queste ore si alza dalla Gallura, non si tratta di una rivendicazione di campanile. "Nessuna presa di posizione, nessun campanilismo – aggiunge Fasolino –, ma solo una sceltaobiettiva supportata dai dati e dal ruolo certificato che le singole realtà hanno nel sistemaportuale sardo. Nessuno vuole fare una guerra tra porti sardi, ma è palese che a soccombere nonpuò essere nuovamente questo territorio, nonostante il silenzio di Pigliaru & C. che questi mesisi sono ben guardati di intervenire a supporto".

"In questa partita non riconoscere ad Olbia il giusto peso – prosegue Fasolino -, vuol dire farcalpestare il ruolo strategico l’Autorità Portuale di Olbia-Golfo Aranci-Porto Torres e i numeriin termini di milioni di passeggeri, crociere e collegamenti marittimi espressi dei porti del NordSardegna esclusivamente a favore di logiche e scelte politiche. Mi sembra persino offensivopensare di compensare tutto questo con l’attribuzione a due galluresi di un ruolo nell’esecutivoregionale".

Secondo Fasolino, l'epilogo è già scritto. "Avevo evocato una mobilitazione generale di tutto il territorio e le dichiarazioni dei colleghiconsiglieri certificano la necessità di una unità di intenti per non essere nuovamente schiacciatida logiche di palazzo. Non nascondo il fatto di esser seriamente preoccupato – concludeFasolino - il lavoro fatto in questi anni da una regione silente, complice di un governo nazionalepoco amico, e le scelte per accrescere ruolo e movimentazione dello scalo cagliaritano lasciano intravedere un epilogo già scritto".