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Cronaca

Olbia, distretto della nautica: ci pensa Navigo Sardegna

Olbia, distretto della nautica: ci pensa Navigo Sardegna
Olbia, distretto della nautica: ci pensa Navigo Sardegna
Angela Galiberti

Pubblicato il 23 October 2014 alle 14:07

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Olbia, 23 Ottobre 2014 - Nuovi orizzonti per la nautica sarda. Li traccia Navigo Sardegna, la rete di imprese del settore nautico che di recente è diventata partner della Regione Sardegna per uno dei settori trainanti per l’economia dell’isola. Ora Navigo Sardegna ha davanti a sé l’obiettivo più importante: creare il primo distretto della nautica dell'isola per creare un modello organizzativo che consenta di aggregare un elevato numero di imprese del settore e diventare interlocutori credibili a livello economico e istituzionale. Per questo Navigo Sardegna si è affidata a un partner con esperienza e numeri di tutto rispetto, che guida l’ambito regionale più forte in Italia e tra i primi in Europa: Navigo Toscana. Il sostegno dell’assessore regionale al Turismo, Francesco Moranti. "Guardiamo con grande attenzione e interesse all'esperienza di Navigo Sardegna – spiega l'assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi – convinti che occorra favorire l'aggregazione delle imprese del settore e puntare con decisione verso un coordinamento delle attività riferite alla nautica. È tempo di passare dalle parole ai fatti e di restituire al turismo nautico il rilievo che merita nell'ambito delle politiche regionali attraverso misure concrete di valorizzazione dell'offerta e di promozione della destinazione Sardegna. Siamo pronti ad impegnarci a sostenere il comparto con appositi strumenti, convinti che la Sardegna possa essere riconosciuta nel mondo come punto di riferimento per il sistema economico del mare". L’esempio di Navigo Toscana. Mercoledì mattina nella sala del Tea all’ex Aviazione Generale dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, Pietro Angelini, direttore di Navigo Toscana, ha spiegato in che modo sviluppare il progetto di un distretto della nautica per creare un sistema di imprese più competitivo sul mercato e credibile per il reperimento delle risorse europee. Angelini, all’assemblea dei soci di Navigo Sardegna, ha detto: "Noi siamo partiti nel 2007 con 7 imprese fondatrici, ora contiamo più di 100 aderenti. Voi avete costituito la vostra rete un anno fa, attualmente siete in 34 e, messi insieme, valete 85 milioni di euro di fatturato. Il vostro obiettivo deve essere quello di aggregare almeno 80 imprese in breve tempo e di raggiungere degli obiettivi strategici che dovrete imporvi e che noi vi aiuteremo a conseguire". Il distretto della nautica: una occasione perduta venti anni fa. Il distretto della nautica è il passo necessario per conseguire questi risultati: tutte le regioni italiane che hanno deciso di investire nell’economia del mare possiedono un distretto della nautica, eccetto la Sardegna. Agli inizi degli anni ‘90, le realtà imprenditoriali sarde avevano iniziato un primo percorso per la costituzione del distretto della nautica: "Confindustria mosse i primi passi verso questa importante realtà – ha raccontato ieri Giansimone Masia, direttore di Confindustria nord Sardegna –, qui in Gallura si decise di puntare sul sughero e sulla nautica. Nel primo caso, si raggiunse lo scopo e nacque il distretto del sughero. Nel secondo caso, invece, le imprese contattate si rifiutarono di fare sistema. Spero che oggi le realtà produttive isolane sappiano dimostrarsi più lungimiranti". Sul tema è intervenuto anche Renato Azara, presidente di Navigo Sardegna, il quale ha sottolineato come "Olbia sia la prima in Italia nel settore dei servizi per la nautica, ma nonostante questo non riusciamo a farci percepire come controparti importanti". "Per questo abbiamo bisogno di un modello organizzativo sull’economia del mare – spiega Renato Azara – che ci consenta di essere competitivi sui mercati mondiali. Avremo un peso specifico maggiore e cercheremo di fare in modo che Olbia, cuore pulsante del nostro comparto, diventi una città maggiormente legata all’economia del mare". Roberto Azzi, vicepresidente di Navigo Sardegna, ha annunciato all’assemblea che "stanno per essere istituite nuove aree marine protette lungo la costa dell’isola. Queste nuove realtà potranno rappresentare una buona opportunità per la nautica oppure potrebbero diventare un ostacolo mortale. Dipende da come verranno gestite. Se verrà adottato il modello dell’Amp di Tavolara, ossia, preciso, ragionevole, rigoroso ma fruibile, andrà bene; se invece si procederà con il sistema utilizzato dal Parco di La Maddalena, allora saremo nei guai".