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Cronaca

Olbia, degrado in zona San Simplcio: la denuncia di una lettrice

Olbia, degrado in zona San Simplcio: la denuncia di una lettrice
Olbia, degrado in zona San Simplcio: la denuncia di una lettrice
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 August 2014 alle 16:28

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Olbia, 21 Agosto 2014 - Ci sono delle zone, ad Olbia, che sono difficili controllare. Come se il degrado, non solo urbanistico ma anche sociale, fosse una sorta di malattia contagiosa difficile da estirpare. L'ultima denuncia riguardante, appunto, questo tipo di degrato arriva da Zona San Simplicio. Una zona antica della Olbia vera, a ridosso del Centro Storico e completamente dimenticata e lasciata a sè stessa. Via San Simplicio, via Del Piave, via Duca d'Aosta, via Montello, via V Novembre sono quasi una zona franca, dove il vivere civile scompare in favore di "curiose" abitudini, alcune delle quali disgustose, altre palesemente illegali. La denuncia arriva dalla signora T.C., una cittadina olbiese ormai stanca di avere sotto i propri occhi questo degrado. "Vorrei segnalare il degrado che avanza giorno per giorno in alcune vie della città ormai sfuggite al controllo delle autorità - racconta la cittadina olbiese - dove regna anarchia e dove le piu' banali regole del vivere comune e del rispetto della cosa altrui sono costantemente violati. Ormai le segnalazioni fatte da noi cittadini perbene non si contano più. Segnalazioni di ogni genere". La signora T.C. racconta di segnalazioni fatte per ogni tipo di problema: depositi abusivi, un appartamento occupato da 10/15 persone straniere (con tanto di minore), catapecchie adibite ad abitazione, disparati depositi di merce contraffatta. Effettivamente, compiendo un "tour pedonale" nella zona, si nota che - tra i negozietti puliti e dignitosi e le mille casette fatiscenti - qualcosa non va e che qualche controllo in più sarebbe nacessario, anche solo come deterrente. Anche perché può capitare di fare, diciamo così, dei brutti incontri come è effettivamente successo alla cittadina che ha deciso di denunciare la situazione. "Oggi (ieri per chi legge ndr) sono rimasta scandalizzata in via del Piave, mentre passavo di lì, un uomo di circa 30 anni era sull'uscio della porta a torso nudo e si masturbava - racconta la cittadina -. Incredula , sconvolta e disgustata ho chiamato 112/113 e i vigili urbani non avendo preso il numero civico ho fatto il giro con la mia macchina e' dopo 5 minuti era nuovamente lì". Al di là dell'episodio denunciato, è chiaro che il quartiere è diventato praticamente una "zona franca" del vivere civile. Come più volte denunciato anche da Olbia.it, zona San Simplicio rischia di diventare una sorta di mondo a parte, dove le regole e le leggi non valgono. Durante il nostro "tour pedonale" non abbiamo potuto non notare le tante casette fatiscenti occupate - si presume con regolare contratto - da tanti cittadini stranieri che vivono in gruppo sotto lo stesso tetto. Di casi simili ce ne sono anche in pieno Centro Storico e non solo in casette mal messe. Durante la stagione estiva, le emergenze e le zone da presidiare sono tante, ma non si può chiudere gli occhi e non fare nulla solo perché le forze in campo non sono abbastanza. Alle forze dell'ordine, del resto, bisogna dare anche gli strumenti: ovvero, bisogna denunciare quelle situazioni che paiono al di fuori della legalità.Bisogna, poi, considerare anche un altro aspetto: zona San Simplicio, per la sua posizione e per la presenza della basilica, dovrebbe essere uno dei tanti biglietti da visita della città. Magari multietnico, magari multiculturale, magari multicolore, ma senza dimenticare la sua identità olbiese e senza tutto quel poco decoro sociale e materiale che c'è. La nuova piazza, così pulita e luminosa, stride con il quartiere alle sue spalle, dove i cittadini olbiesi si sentono abbandonati dalle istituzioni.