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Cronaca

Olbia. Comitato Salvaguardia: "Nizzi, resisti alla Regione"

Olbia. Comitato Salvaguardia:
Olbia. Comitato Salvaguardia:
Angela Galiberti

Pubblicato il 11 October 2016 alle 14:03

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Olbia, 10 Settembre 2016 - Resistere alla Regione: è questa la richiesta che il Comitato Salvaguardia Idraulica, guidato da Felice Catasta, fa al sindaco Settimo Nizzi rispetto al Piano Mancini. Durante la Conferenza di Consenso, celebratasi la scorsa settimana al Museo Archeologico, è emerso che la Regione Sardegna ha chiesto esplicitamente al Comune di continuare col Piano Mancini, pena il commissariamento dell'opera, o di fare le dovute integrazioni rendendo Olbia Futura un progetto esecutivo.

In gioco, infatti, vi sono i finanziamenti nazionali che Olbia ha ottenuto grazie proprio al suddetto piano, realizzato in tempo di record.Domani, a Roma vi sarà una riunione tra la Regione, il Comune e il Ministero delle Infrastrutture e si parlerà proprio di queste risorse che potrebbero essere dirottate altrove.

Su questo spinoso tema, poiché in gioco vi è la sicurezza della città, interviene proprio il Comitato olbiese. "Stante la nostra contrarietà a quel Piano in completa antitesi con l’ipotesi da noi auspicata, quelladei canali scolmatori esterni che sfocerebbero nel Golfo di Cugnana a Nord, nel Rio Padrongianus aSud, si coglie l’occasione per segnalare che questo Comitato continua a preferire la proposta deicanali senza vasche di laminazione - scrive il Comitato in una lunga lettera aperta indirizzata al sindaco Nizzi -.Riferito il nostro punto di vista circa il convegno, della Sua posizione nei riguardi di Maninchedda,non resta che auspicare una proficua prosecuzione allargata del confronto sulle proposte in campo,privilegiando sempre quella che tiene “l’acqua fuori da Olbia”. [..]L’auspicio, dunque, è quello di incoraggiarla nell’azione intrapresa, puntando a creare le miglioricondizioni in vista delle soluzione che il Consiglio Comunale sarà chiamato ad adottare.Nel frattempo raccomandiamo, con ogni urgenza possibile, di eliminare i “tappi” che ostacolano ildeflusso delle acque a mare, di demolire le opere palesemente improprie e di provvedere, sempretempestivamente, alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i canali, compresi quelliextraurbani.Infine ci permettiamo di ricordare che è sempre pendente al TAR il ricorso presentato da un gruppodi nostri concittadini destinatari di esproprio per la realizzazione delle opere previste dal pianoMancini".