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Cronaca

Olbia, chiusura Provincia e scuola. La denuncia del dirigente Ipiaa

Olbia, chiusura Provincia e scuola. La denuncia del dirigente Ipiaa
Olbia, chiusura Provincia e scuola. La denuncia del dirigente Ipiaa
Angela Galiberti

Pubblicato il 13 March 2014 alle 17:11

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Olbia, 13 Marzo 2014 - La vita della Provincia di Olbia-Tempio è stata prorogata fino a Giugno: toccherà al governo regionale guidato da Francesco Pigliaru risolvere questo problema, costruendo la giusta riforma degli enti locali intermedi. Ma finchè questa riforma non verrà fatta, rimane l'incertezza - e non solo per i dipendenti dell'ente, ma soprattutto per chi, da questo ente, dipende per la fornitura di servizi essenziali come quelli scolastici. A parlarcene è stato il dirigente dell'Ipiaa-Amsicora di Olbia, Gianluca Corda. "Nessuno ne parla, - ha detto il dirigente Corda - ma qui si rischia di non riuscire a fornire servizi essenziali come l'assistenza agli studenti disabili, i progetti extra-scolastici, il trasporto scolastico per i pendolari. C'è un vuoto normativo spaventoso". Le preoccupazioni di Gianluca Corda, condivise da tutti i dirigenti galluresi, hanno più che un fondamento: l'ente provinciale, infatti, è l'ente proprietario delle scuole superiori. Ciò significa che la Provincia è l'ente che si deve occupare della manuntezione ordinaria e straordinaria. Non solo: l'ente di via Nanni si è occupava anche del finanziamento di progetti, del dimensionamento, del trasporto scolastico e dell'edilizia scolastica - punto, quest'ultimo, molto importante. "Tutte le scuole superiori galluresi almeno una volta alla settimana ricevono la visita di una squadra della Multiss, la società che si occupa delle manutenzioni. - ha detto Gianluca Corda - In una città come Olbia, dove le iscrizioni continuano a crescere, c'è carenza di aule e negli anni abbiamo sacrificato i laboratori per accogliere gli studenti. In più abbiamo un problema con le certificazioni. Non voglio dire che le scuole non sono sicure, ma mancano le certificazioni e questo è un problema. Per quanto riguarda il canale, che è a pochi metri dalla scuola, abbiamo avuto una interlocuzione col Ministero della Pubblica Istruzione. Sappiamo che al momento è impensabile spostare la scuola in un edificio nuovo, perciò il Ministero caldeggia la sistemazione del canale in qualche modo, magari a monte". Insomma, tra la spending review e la cancellazione della Provincia, la scuola gallurese non se la passa proprio bene. Soprattutto perchè il rischio è quello di negare il diritto allo studio agli studenti più sfortunati. L'Ipiaa, ad esempio, ha 8 studenti diversamente abili tra i suoi studenti. Questi studenti speciali hanno diritto ad un'assistenza particolare che, fino ad oggi, è stata garantita dalla Provincia. Morto l'ente di via Nanni, chi pagherà gli assistenti? A questa domanda, per ora, non c'è risposta. "Io non sono contro l'abolizione degli enti provinciali. A patto che siano aboliti tutti. - ha detto Gianluca Corda - E' necessario che la Regione dia delle risposte in merito e che le competenze siano trasferite. Questi hanno cancellato degli enti senza fare nessuna riforma". La tanto bistrattata Provincia, dunque, serviva eccome al territorio. Il ruolo politico dell'ente intermedio era ed è fondamentale quando si tratta di parlare con la Regione o con le aziende che si occupano di trasporti per ottenere corse negli orari scolastici. Quest'anno, per quanto riguarda i trasporti, sono stati i dirigenti a dover dialogare con le aziende. E un dirigente scolastico, per quanto bravo, ha un peso diverso rispetto ad un ente politico.