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Olbia chiede audizione a Renzi e Pigliaru: se non risponderanno, consiglio comunale a Roma e Cagliari

Olbia chiede audizione a Renzi e Pigliaru: se non risponderanno, consiglio comunale a Roma e Cagliari
Olbia chiede audizione a Renzi e Pigliaru: se non risponderanno, consiglio comunale a Roma e Cagliari
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 September 2014 alle 15:59

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Olbia, 18 Settembre 2014 – Ieri sera si è riunito il consiglio comunale di Olbia per discutere alcuni importanti argomenti che riguardano il futuro della città. Convocato alle 15:30, il consiglio è iniziato alle 16:40 ed è rimasto “bloccato” per più di un'ora sulla questione della pec e delle interrogazioni del Centro Democratico mai ricevute dal presidente del consiglio comunale, Vanni Sanna. Una vicenda, questa, che – seppur apparentemente senza senso – ha dei risvolti politici non trascurabili. Le interrogazioni del Centro Democratico, infatti, toccavano temi molto importanti che fino a ieri, dunque, non hanno ricevuto nessuna attenzione.

Dopo la discussione sul funzionamento della pec, il consiglio è passato al primo punto all'ordine del giorno, ovvero la delibera riguardante l'alluvione. Con questa delibera, l'amministrazione olbiese chiede ufficialmente audizione al Governo Renzi e al Governo Pigliaru. La Città di Olbia chiede, inoltre, certezze sui fondi promessi qualche giorno dopo l'alluvione, nonché i risarcimenti per gli alluvionati.

Il dibattito sulla delibera è stato caratterizzato da notevoli critiche nei confronti dell'amministrazione da parte della minoranza. Forza Italia, a più riprese – tramite accortati interventi di Marco Piro e Angelo Cocciu, ha criticato l'inerzia dell'amministrazione nell'affrontare i problemi. "Provo disappunto per come questa maggioranza dimostra ancora una volta la sua debolezza, la sua scarsa capacità di affrontare argomenti così importanti - ha detto Marco Piro, capogruppo di Forza Italia -. Oggi stiamo parlando ancora di una lettera di sei pagine in cui raccontiamo tutto quello che vogliamo e in cui chiediamo un incontro a 10 mesi di distanza. Noi non siamo in grado di fare le cose che ci competono. Abbiamo 800mila euro nel conto per l'alluvione e sono lì, un altro milione è stato stanziato per gli alluvionati ed è lì, 100mila per le attività produttive e sono lì fermi. Dobbiamo fare ciò che è nostra competenza. Lei, signor Sindaco, non ha bisogno di nessuna delega. Lei ha la sua forza di Sindaco e può entrare in qualsiasi ufficio".

Nonostante le critiche, il documento è stato approvato all'unanimità, compresi gli emendamenti proposti dai Popolari per la Sardegna e Centro Democratico. Grazie a tali emendamenti, se il Comune di Olbia non riceverà risposte entro 15 giorni, il consiglio comunale olbiese sarà convocato a Roma e Cagliari come forma di protesta. Inoltre, si impegnano i parlamentari sardi (in particolare Giampiero Scanu e Settimo Nizzi) a fare "battaglia finanziaria" in Parlamento per ottenere fondi e si impegna il sindaco Giovannelli a sforare il patto di stabilità per ristorare i cittadini.