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Cronaca

Olbia: "si smantella la sanità pubblica per favorire quella privata"

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Olbia.it

Pubblicato il 26 August 2017 alle 12:59

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Olbia, 26 agosto 2017 - La Funzione Pubblica della Cgil, guidata da Luisella Maccioni, torna all'attacco sul settore sanitario gallurese e per denunciare le carenze patite dalla popolazione. "Il miglior periodo per affrontare la riorganizzazione della Sanità sarda, per denunciare le carenze delsistema, l’assenza di personale e la non adeguatezza del sistema sanitario è l’estate. Le ragioni possono essere molteplici: dall’ipotetica dimenticanza dei problemi reali da parte della società alla difficoltà digarantire prestazioni ad un numero maggiore di residenti, ma anche perché, almeno in Sardegna, vengonocostantemente alla luce gli effetti negativi di una serie di riorganizzazioni e riforme che hanno avuto un solo indicatore: il taglio lineare del servizio sanitario con l’abbandono di una programmazione sanitaria", spiegano Luisella Maccioni e Lorenzo Porcheddu in una lunga nota stampa.

"Denunciano con forza le carenze di riforme e diriorganizzazioni errate riproviamo a partire da ciò che, per noi, è la madre di tutte le cattiva riforme: lacreazione di una unica Azienda Sanitaria e la cancellazione delle 8 aziende territoriali - continua la Cgil gallurese -.Ciò che sta accadendo in Gallura è negli occhi di tutti: ipeana sul Mater Olbia si sono innalzati, si sono raccontati i lidi di una sanità di qualità e di eccellenza pertutti, di un presidio di altissima specializzazione come punto di riferimento per la Sardegna e poi, nella proposta di Rete Ospedaliera ci accorgiamo che ci si sta organizzando un semplice presidio ospedaliero ascapito della Sanità Pubblica, con riduzione dei posti letto per i tre presidi pubblici e potenziamento dellaSanità Privata. Quindi si sperimenta in Gallura il cambio del sistema sanitario nazionale privilegiandol’intervento privato a scapito di quello pubblico".

Per quanto riguarda l'Atto aziendale dell'Ats, Maccioni e Porcheddu ritengono che "manca un vero disegno che, almeno in prospettiva, potrebbe generare una sanità non più osapedalocentrica, ma scesa nelterritorio e quindi con un formidabile obiettivo di prevenzione e di territorializzazione ancora non attuato.Siamo consapevoli che l’obbiettivo e di lunga durata e che oggi confligge e stride con l’attuale situazionedella Sanità in Gallura e in Sardegna soprattutto sugli Ospedali come unici luoghi di cura. Quindi la veraproposta che ci attendevamo era non la difesa di posizioni acquisite ma ragionamento diverso sulla SanitàTerritoriale".

"E allora parliamo di Ospedali. Ma non ne parliamo soltanto come riduzione di strutture complesse parliamone come unico luogo dove si “cerca” di curare il malato, e parliamone dalla parte dei lavoratori, dichi con grossa difficoltà mantiene e cerca di portare avanti un sistema che presenta non poche difficoltà mache, soprattutto grazie a loro, diventa presidio indispensabile per la cura del cittadino - conclude la nota stampa -. Ma guarda caso, toltele notizie di carenze di personale da sempre presenti ma che trovano la loro presenza mediatica nel periodoestivo, si fa di tutto per continuare nel processo di riduzione del personale, nel limitarne le funzioni e dicancellare strutture che hanno caratterizzato l’avanzamento professionale dei dipendenti.Ma di questo si tace, non si affronta il problema che una ospedalizzazione eccessiva e un carico di lavorosuperiore agli standard definiti, rischia di creare una pressione lavorativa notevole a scapito del paziente edello stesso dipendente. Non si da corso ad un progetto reale e credibili di potenziamento e revisione inpositivo degli organici.E allora bisogna andare oltre il dibattito di questi giorni sullo Atto Aziendale, bisogna fare una rivoluzionecopernicana: più prevenzione, più qualità della prestazione, maggiore coinvolgimento del territorio,migliore organizzazione del lavoro. Insomma una sanità vicina al cittadino, sapendo che una riformacomplessa come questa ha bisogno di molta discussione e molta “conoscenza” perché non è certo cheattraverso la semplificazione che si ottengono risultati".