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Olbia in canto: domani gran finale

Olbia in canto: domani gran finale
Olbia in canto: domani gran finale
Dénise Meloni

Pubblicato il 06 October 2017 alle 16:20

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Olbia, 06 Ottobre 2017- Gran finale domani, sabato 7 ottobre, a Olbia nella chiesa di N.S.De La Salette per la XXIII edizione di Olbia In Canto, la rassegna internzionale di canto sacro che ha portato a Olbia 320 coristi provenienti dalla Sardegna e dall'Europa. Nella terza ed ultima serata di concerti si esibiranno cinque corali a partire dalle 20. Dopo la celebrazione della Santa Messa solenne alle 19, animata da tutte le corali, l'apertura dei concerti affidata come da tradizione al Coro Lorenzo Perosi, padroni di casa e organizzatori della manifestazione canora. Sul palcoscenico della chiesa di via Poletti si succederanno poi la Polifonica logudorese proveniente da Bonorva, una formazione corale a voci dispari, composta da 27 elementi. Nata nel gennaio 1986 , ha all’attivo numerosi concerti in Italia e all'estero.

Sotto la direzione dei maestri Pinuccio Solinas e Giovanna Demurtas, la Polifonica Logudorese ha partecipato a numerose manifestazioni di musica corale in Sardegna, Veneto, Trentino, Piemonte, Lazio, Spagna e Francia riscuotendo ovunque un grande successo. Il repertorio della corale, sia sacro che profano, presenta una notevole varietà stilistica proponendo i grandi capolavori dalla grande polifonia classica alle ultime espressioni degli autori contemporanei. Dal novembre 2015 la corale è diretta dal M° Antonio Manca. Si è esibita per Papa Francesco in Piazza San Pietro lo scorso 19 Aprile con alcuni brani dedicati al Maestro Antonio Sanna, recentemente scomparso. Subito dopo, sarà la volta di due gruppi provenienti dalla Romania, il mini Snaps Children's Ensemble, il cui loro repertorio comprende principalmente musica di cartoni animati ma anche classica, estratti damusical e musica liturgica e le ragazze del Voces Female Choir. Dirigerà la corale il maestro Emese Cserkesz.

Il quarto coro in programma proviene dalla Polonia ed è il coro Adoramus, diretto dalla sua fondatrice Barbara Weiser. La corale nasce nel 1991 nella città di Słubice ed è composto da studenti provenienti dalla Polonia, dalla vicina Germania e dall’Ucraina. Il loro repertorio comprende brani e opere appartenenti al vasto panorama musicale europeo, dai brani eseguiti a cappella, al Requiem di Mozart e alla Misa Criolla di Ramirez. Fin dalla sua nascita, il coro vanta importanti collaborazioni con gruppi corali e strumentali provenienti dalla Germania, e un’intensa attività concertistica in Polonia, Germania, Francia, Spagna, Italia e Svezia. Sono numerosi inoltre i concorsi internazionali a cui il coro ha partecipato. Chiude la seconda serata della XXIII edizione della rassegna il coro Salutaris Chamber Choir proveniente dalla Bielorussia che ha iniziato la sua attività nel 2007, grazie alla sua fondatrice Olga Yanum. Ha al suo attivo un repertorio che spazia dalla musica corale, sacra e profana, alla musica classica e moderna, compresi brani e composizioni scritti appositamente per il coro. Negli anni si è esibito in 16 diversi paesi europei e ogni anno è impegnato nell’organizzazione di concerti di beneficenza durante le festività natalizie. Conosciuto in tutta la Bielorussia il "Salutaris Chamber Choir" vanta un pubblico affezionato, soprattutto grazie alle atmosfere uniche create durante i concerti e grazie alle coreografie che accompagnano i suoni perfetti della musica.

I costumi, appositamente creati da un'artista bielo contribuiscono a rendere unica l’immagine del coro. Cinque concerti che, anche nella terza serata, si confermano di elevata qualità artistica, come sottolinea Maria Grazia Garau, direttrice artistica, assieme ad Anna Mondin, della rassegna: “I cori che si esibiranno sono storici e autorevoli, di spessore internazionale e dalla grande esperienza. Ci attende, ancora una volta, una importante serata di musica di qualità, sia da un punto di vista vocale che interpretativa”. Non solo, come di consueto, la rassegna si distingue per dare spazio ai giovani "Ospitiamo formazioni giovanili come il coro di Cabras o di recente costituzione" prosegue Maria Grazia Garau "Con questa scelta vogliamo gratificare e incoraggiare queste ultime e dar loro la possibilità di crescita in un contesto come quello della nostra Rassegna internazionale dove il confronto avviene in un clima di serenità e amicizia. Spesso da questo incontro sono nati scambi culturali profiqui e duraturi."