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Olbia Calcio, quarto ko di fila: spettro play out

Olbia Calcio, quarto ko di fila: spettro play out
Olbia Calcio, quarto ko di fila: spettro play out
Olbia.it

Pubblicato il 20 February 2017 alle 10:10

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Olbia, 20 Febbraio 2017 -Doveva essere il giorno della riscossa e invece è arrivato un altro ko. Il quarto consecutivo. L'Olbia non riesce a rompere la striscia di risultati negativi, fa tre regali al Piacenza in venti minuti e colleziona una serie infinita di occasioni da gol che a fine partita consentono di eleggere da una parte l'attaccante Romero (tripletta per lui oggi) e dall'altra il portiere Miori come migliori in campo al "Nespoli".

Come a dire, inutile cercare spiegazioni per l'1-3 inflitto dai papaveri ai bianchi: al netto degli errori difensivi, la partita è nata male e nessuno sforzo è sembrato in grado di raddrizzarla. Il gol di Pisano, che ha riacceso le speranze olbiesi al 73', l'unica beffarda concessione di un destino oggi inclemente: il colpo di testa del difensore prima di varcare la linea impatta traversa e palo.

L'emblema di un pomeriggio storto e infausto per l'Olbia, troppo vulnerabile sulla fascia sinistra e in difesa quando Romero mette lo zampino su tre cross (al 2', al 15' e al 22'), che ha colpito anche un palo con Geroni all'11' (decisiva l'impercettibile deviazione di Miori) e una traversa con Ogunseye al 39' su cui è ancora provvidenziale il numero uno piacentino, impegnato in almeno altre quattro circostanze nel corso della ripresa.

Quando sostanzialmente si è giocato su una sola metà campo e l'Olbia ha sfiorato a più riprese il gol: con un diagonale di Kouko a fil di palo (46'), con svariate conclusioni di Ragatzu intercettate miracolosamente dal portiere (al 48', al 60' e al 62'), con un'occasione capitata sui piedi di Capello (80') e mandata alta sopra la traversa da buona posizione e con un violento mancino di Benedicic dal limite (82').

Al termine della partita, il presidente Alessandro Marino ha commentato la gara persa questo pomeriggio contro il Piacenza ammettendo le difficoltà dell'Olbia ma mostrandosi sicuro che staff e giocatori sapranno venir fuori da questo momento negativo: "Credo che sia evidente che stiamo attraversando un periodo difficile, ma siamo consapevoli di avere al nostro interno le qualità e le forze per uscirne tutti insieme. Il trend di sconfitte dice che sicuramente qualcosa dovrà essere cambiato, ma anche che la squadra è viva e reattiva. Oggi abbiamo concesso tre regali al Piacenza, ma il fatto che il loro portiere sia stato tra i migliori in campo sta a significare che la squadra ha provato in tutti i modi a raddrizzare la gara. Fare drammi non serve, così come non è giusto appellarsi alla sfortuna. Il pubblico è stato encomiabile nel sostenerci, li dobbiamo ricambiare con un'inversione di tendenza. Ho piena fiducia nel mister, nello staff e nei giocatori e mi prendo per primo le responsabilità di questo momento".

Mister Mignani ha così commentato la sconfitta interna con il Piacenza nell'immediato post partita: "Abbiamo concesso al Piacenza tre cross da cui sono arrivati i tre gol. Noi ne abbiamo fatto dieci volte di più ma siamo riusciti a realizzare solo una rete, malgrado le numerose occasioni da gol create. Non voglio però giustificare la sconfitta per via degli episodi, paghiamo gli errori e non ce la possiamo prendere con nessuno se non con noi stessi".

Il tecnico commenta anche la scelta dell'undici iniziale: "Mi prendo le mie responsabilità, come ho sempre fatto. Forse oggi si è sbagliato qualcosa, ma le scelte hanno una ragione basata su quanto vedo in settimana. Ho voluto dare un segnale ai giocatori, considerato soprattutto che questa non era l'ultima partita del campionato e che i ragazzi devono avere anche il tempo di ricaricarsi fisicamente e mentalmente".

Nessun dubbio sulle qualità della squadra: "È un momento difficile, è evidente, ma l'Olbia ha tutte le carte in regola per venirne fuori. Oggi la squadra ha lottato sino al 95' ed è tornata esausta negli spogliatoi. L'unico modo che conosco per invertire il trend è quello di lavorare duramente e di trovare le giuste motivazioni. Il campionato è ancora lungo e non vedo niente di compromesso. Dobbiamo reagire a non piangerci addosso".