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Olbia, la Brigata Sassari chiede il conto: Forza Italia chiede chiarezza al Sindaco

Olbia, la Brigata Sassari chiede il conto: Forza Italia chiede chiarezza al Sindaco
Olbia, la Brigata Sassari chiede il conto: Forza Italia chiede chiarezza al Sindaco
Angela Galiberti

Pubblicato il 23 April 2014 alle 16:27

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Olbia, 23 Aprile 2014 - L'indiscrezione pubblicata da "La Nuova Sardegna", riguardante la Brigata Sassari e il conto "salato" che avrebbe spedito alla Protezione Civile, non ha mancato di scaldare gli animi della politica olbiese. A insorgere è il gruppo consiliare di Forza Italia, guidato da Marco Piro. "Se fosse vera l’indiscrezione de La Nuova Sardegna resa nota nei giorni scorsi, si tratterebbe di un'autentica vergogna di Stato che troverà la nostra più forte opposizione - si legge nel comunicato stampa -. Mentre la Città di Olbia attende ancora dal Governo i risarcimenti per i gravi danni causati dall'alluvione del 18.11.2013, l'Esercito pretenderebbe euro 650000,00 per gli interventi di protezione civile. Chiediamo al Sindaco di Olbia di fare chiarezza su questa notizia che se confermata costituirebbe un fatto gravissimo per la comunità Olbiese". Secondo quanto raccontato da La Nuova Sardegna, la Brigata Sassari avrebbe chiesto 650mila euro come corrispettivo economico per gli interventi fatti in seguito all'alluvione del 18 Novembre 2013. Sembra un paradosso, ma questo "conto salato" deriva dalle nuove norme che il Ministero della Difesa ha reso operative con la Riforma delle Forze Armate. Quando l'Esercito Italiano opera sul territorio a causa delle calamità naturali deve far pagare i lavori svolti e "fatturare" alle amministrazioni beneficiarie. Nonostante i pagamenti siano affare da "Uffici ministeriali" (quindi nel caso sardo, della Protezione Civile), c'è da capire come può lo Stato fatturare a sè stesso. E' vero che l'Esercito Italiano, oggi, è un esercito professionale, ma viene comunque pagato con i soldi degli italiani sia che intervenga, sia che rimanga in caserma. In ogni caso, la norma esiste e dunque va rispettata. Domandiamoci, piuttosto, com'è stata ideato questo cervellotico giro-conto di denaro pubblico tra Uffici Ministeriali.