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**Video** Olbia: bombe imbarcate a Cala Saccaia

**Video** Olbia: bombe imbarcate a Cala Saccaia
**Video** Olbia: bombe imbarcate a Cala Saccaia
Olbia.it

Pubblicato il 30 June 2017 alle 11:55

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Olbia, 30 giugno 2017 - Bombe caricate al porto industriale di Olbia con la scorta dei Carabinieri: è questa la denuncia del deputato di Unidos, Mauro Pili, che poche ore fa ha mandato in diretta su Facebook l'imbarco delle presunte bombe su una nave ormeggiata al porto di Cala Saccaia.

"Un carico di bombe con scorta di Stato ieri ad Olbia. Tre tir anonimi, ma con una scorta di camionette di carabinieri e vigili del fuoco a proteggere il carico esplosivo. 400 km lungo la 131 e la diramazione centrale nuorese. Hanno attraversato tutta la Sardegna, dall’estremo sud, Domusnovas, sino all’estremo nord, il porto industriale di Olbia per caricare su una nave cargo oltre mille bombe destinate all’Arabia Saudita - scrive il deputato Pili sul suo blog -. Nuova spedizione di bombe dalla Sardegna alla Penisola con una nave partita da Olbia nella notte, il carico di 1000 ordigni Mk83 segue quelli dei giorni scorsi dal porto canale di Cagliari. Hanno agito con un fare furtivo alla pari di chi consuma un reato grave: nascosti in un angolo del porto industriale, il più marginale del nord Sardegna, lontano da occhi indiscreti per compiere l’ennesimo misfatto di Stato. Un comportamento che conferma tutte le complicità del governo Gentiloni su questa operazione criminale: vendere bombe ad uno stato in guerra contro le leggi italiane e le stesse Nazioni Unite".

Il deputato Pili ha annunciato che informerà le autorità giudiziarie locali: "Sono stati smascherati nel vergognoso e scandaloso tentativo di nascondere questo carico. Si è trattato di un’operazione che segnalerò alla procura di Tempio proprio perché si è trattato di un carico fuori legge per giunta su una nave civile. Un vero e proprio atto furtivo consumato sin dal pomeriggio quando alle 14 i tir sono usciti scortati dallo stabilimento di Domusnovas, questa volta niente vigilanza privata ma direttamente le forze dell’ordine a significare la pericolosità del carico stesso. La presenza di Carabinieri e Vigili del fuoco e le stesse modalità di carico rappresentano la totale complicità dello Stato italiano su una operazione di guerra, quella dell’Arabia Saudita contro lo Yemen".