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L'Olbia batte il Livorno: delirio al Bruno Nepoli

L'Olbia batte il Livorno: delirio al Bruno Nepoli
L'Olbia batte il Livorno: delirio al Bruno Nepoli
Olbia.it

Pubblicato il 26 September 2016 alle 09:47

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Olbia, 26 Settembre 2016 - Importantissima vittoria ieri pomeriggio al Bruno Nespoli dell'Olbia contro il Livorno.Come lo scorso 3 aprile contro il Cynhia. Calcio d'angolo di Andrea Cossu dalla bandierina sinistra, inserimento perfetto di Mirko Miceli che con una zuccata movimenta la rete alle spalle del portiere e fa esplodere il meraviglioso pubblico del "Nespoli". Le differenze? Soltanto due. Lo scorso anno, al minuto 86', il centrale calabrese purgava per la quarta volta il Cynthia, stavolta, il minuto è l'88', manda al tappeto niente meno che il Livorno regalando agli oltre 1600 presentiun pomeriggio che resterà nella storia dell'Olbia. In mezzo una categoria scalata, ma sempre gli stessi uomini di valore.

Il finale di gara colora un pomeriggio iniziato con una grande attesa e terminato con il tripudio generale. In campo una squadra giovane e spigliata che ha affrontato un quotatissima avversario senza timore reverenziale alcuno, facendo la partita dal primo all'ultimo minuto. Un'orchestra diretta da un solista ineguagagliabile come Andrea Cossu e partecipata da virtuosi del pallone che hanno incantato nella gestione della sfera: da Geroni a Piredda, passando per l'eleganza in fase d'impostazione di Dametto e per la grande abilità di Kouko nel suggerire tempi e respiro della manovra.

A un primo tempo di studio comunque giocato in maniera autorevole dai ragazzi di Mignani, i bianchi hanno aggiunto una ripresa giocata in surplus, costringendo il Livorno ad arretrare e ad andare in affanno sugli incessanti e minacciosi affondi olbiesi. Esemplari Pinna e Cotali sugli esterni, prezioso il lavoro di filtro garantito da Muroni e Piredda. L'Olbia si sarebbe anche potuta accontentare del pari, a un certo punto. Magari intimorita dal fatto che i legni colpiti (traversa di Miceli su colpo di testa e Cossu con un rasoterra imparabile stampatosi sul palo) sembravano lasciare intendere che la fortuna avesse già fatto ritorno a Livorno.

E invece no. Spavalda e frizzante sino all'ultimo, indomita e affamata, ha trovato con il suo panzer incursore Miceli un gol meritato che ripaga di tutti gli sforzi e di tutte le delusioni. Una prova di forza, al di là di tutto, che ci manda in orbita dopo un pomeriggio perfetto.

"Abbiamo disputato un'ottima partita - ha dichiarato il tecnico Mignani davanti ai cronisti - nel primo tempo abbiamo giocato come pianificato facendo bene contro un avversario più forte fisicamente. Nel secondo tempo siamo cresciuti ulteriormente, tenendo palla e creando diverse occasioni da gol. Poi le partite si possono vincere anche a 5' dalla fine, più difficile portarle a casa nel primo quarto d'ora".

Segno che la squadra sta maturando anche sotto il profilo caratteriale: "Bisogna avere pazienza e personalità per arrivare fino in fondo e sbloccare partite come questa. Alla fine avremmo potuto anche accontentartci, ma siamo stati bravi e tenaci a crederci. Questo - prosegue Mignani - è il risultato del lavoro e del sacrificio dei ragazzi in settimana. Ci abbiamo creduto e a mio modo di vedere abbiamo meritato di vincere oggi".

In chiusura il mister riserva un saluto e una dedica speciale "agli amici di Lunamatrona, che sono venuti oggi a Olbia a tifare per noi".