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Cronaca

Olbia, autolavaggio sexy: scontro sulla rete. Interviene Prospettiva donna

Olbia, autolavaggio sexy: scontro sulla rete. Interviene Prospettiva donna
Olbia, autolavaggio sexy: scontro sulla rete. Interviene Prospettiva donna
Angela Galiberti

Pubblicato il 29 July 2014 alle 18:32

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Olbia, 29 Luglio 2014 - E' debuttato tra gli applausi il Sexy Car Wash inaugurato qualche giorno fa da un imprenditore olbiese che ha deciso di puntare su due belle ragazze per far conoscere la sua attività situata vicino all'aeroporto Costa Smeralda. Un debutto "infuocato" per questa nuova attività economica, più che altro per le polemiche che ne sono scaturite. Sì, perché l'autolavaggio "sexy" - per la verità decisamente innocuo e non certo una novità sul globo terracqueo - ha dato il via a una sequela infinita di discussioni, in particolare su Facebook, per la gioia delle testate che hanno dato spazio alla notizia, le quali hanno ragranellato migliaia di click grazie soprattutto a chi ha giudicato impropria la sua diffusione. Le fazioni sono ovviamente due: i possibilisti, che non vedono nulla di male nell'idea dell'imprenditore, e i negativisti, i quali bollano senza sè e senza ma come negativo lo "show" delle due giovanissime armate di spugna e spazzoloni. E' chiaro come il sole che il "sexy car wash" non rappresenta l'apice dell'impegno femminile nella società, così come è ovvio che un imprenditore è liberissimo di utilizzare anche dei mezzi ammiccanti per promuovere la sua attività. Del resto, il motto parla chiaro: bene o male, l'importante è che se ne parli. Senza dimenticare che le due ragazze armate di spazzoloni e detersivi sono state tutto tranne che volgari. Diverse, però, possono essere le considerazioni se pensiamo allo sfruttamento dell'immagine femminile nella pubblicità. La donna, o per meglio dire il corpo della donna è il mezzo più utilizzato per vendere qualsiasi cosa. I pubblicitari italiani riescono a vendere di tutto mettendo accanto al prodotto una bella donna procace, possibilmente svestita: nemmeno i proteggi slip - un prodotto che usano solo le donne - si salvano a questa legge basica del marketing nostrano. Vale a dire: il sesso vende, vendi col sesso. Il tutto a discapito della creatività, la quale dovrebbe essere il pilastro primario del marketing. Proprio su questo tema, cioè sullo sfruttamento del corpo della donna, è voluta intervenire l'associazione olbiese "Prospettiva Donna" che ha affidato a Facebook la sua opinione.
Prospettiva Donna interviene in merito alla pubblicità del sexy car wash organizzato da un imprenditore a Olbia, condannando completamente questo tipo di pubblicità. L’ Associazione, che da anni è impegnata a contrastare la violenza di genere e si batte per un società anche a misura di donna, condanna questo tipo di iniziative. La pubblicità gioca un importante ruolo nel veicolare messaggi . Questo tipo di pubblicità è lesivo della dignità delle donne e produce stereotipi che incoraggiano la mercificazione del loro corpo, tali stereotipi sono alla base della diffusione della cultura della violenza e della disparità tra i generi. Prospettiva Donna ha intrapreso molte iniziative, convegni e progetti di sensibilizzazione all’interno delle scuole proprio su tali stereotipi. Nel 2010 e nel 2011 l’Associazione ha dedicato dei convegni specifici sul tema del corpo delle donne in pubblicità e nei media coinvolgendo le emittenti e la stampa locale. Prospettiva Donna ringrazia tutti i giornalisti e coloro che, a livello locale, in questi anni hanno sostenuto e si sono battuti e ancora vorranno sostenerla in questa fondamentale battaglia, condannando e rigettando i messaggi offensivi e avvilenti che minano le basi per costruire una società che sia rispettosa di entrambi i generi.
Insomma, per Prospettiva Donna è l'idea di base che è sbagliata. In ogni caso, a prescindere da come la si può pensare, non si può non fare un sincero augurio a questo imprenditore che, in tempo di crisi, ha avuto la forza di aprire una nuova attività. A lui vanno tutti i nostri più sinceri "in bocca al lupo".