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Cronaca

Olbia, alluvionati sul piede di guerra: pronti a bloccare la città

Olbia, alluvionati sul piede di guerra: pronti a bloccare la città
Olbia, alluvionati sul piede di guerra: pronti a bloccare la città
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 April 2014 alle 15:34

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Olbia, 07 Aprile 2014 - Altro che urlo di dolore: quello degli alluvionati della Città di Olbia è un urlo di guerra - sempre che si riesca a rimanere uniti. Durante l'ultima assemblea organizzata dal Comitato 18/11 si è ovviamente discusso dei problemi inerenti all'alluvione: risarcimenti, auto alluvionate, casi particolari, graduatoria, consegna elettrodomestici. Ma tra uno j'accuse e l'altro è venuta a galla una pericolosa divisione tra gli alluvionati stessi. Una divisione che può solo danneggiare la popolazione colpita dall'alluvione il 18 Novembre scorso. Le assemblee, infatti, sono diventate l'occasione per recriminare e per gridare "io ho avuto più danni di tutti". C'è chi ce l'ha col sindaco Giovannelli, chi con la Croce Rossa, chi col vicino non alluvionato che ha "fregato" una lavatrice (ma che non è stato denunciato), chi con quello che si lamenta per la seconda casa alluvionata. A questa valanga di recriminazioni è difficile rispondere ed è per questo alla fine di ogni riunione ci si alza dalla sedia con un forte senso di vuoto e scoramento. A riportare tutti sulla retta via, però, ci hanno pensato il Movimento Giovani Sardegna e il Comitato per la Tutela dei Diritti degli Alluvionati. I giovani hanno presentato un documento nel quale hanno fatto le pulci a tutti, alluvionati compresi. I giovani hanno messo sotto accusa il sistema marcio che ha portato a questa situazione, ma hanno anche lanciato un appello: basta divisioni, Olbia deve ritrovare unità e combattere per i cittadini che hanno perso tutto. Lo stesso appello è stato ripetuto da Moreno Contini, presidente del Comitato per la Tutela dei Diritti degli Alluvionati, il quale ha sottolineato che è doveroso che la Città rimanga unita. La battaglia degli alluvionati, infatti, è la battaglia di tutti gli olbiesi. L'assemblea si è chiusa con una promessa: organizzare una grande manifestazione di protesta alla quale deve partecipare tutta la Città di Olbia. In testa al corteo ci sarà il Sindaco, Gianni Giovannelli, il quale si è detto disponibile a qualsiasi azione pacifica di protesta. La palla, ora, è nelle mani dei comitati e dei giovani. Nei prossimi giorni, vi sarà una riunione per stabilire le modalità della manifestazione.