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Nuovo commissariato, incontro con i candidati a sindaco

Nuovo commissariato, incontro con i candidati a sindaco
Nuovo commissariato, incontro con i candidati a sindaco
Olbia.it

Pubblicato il 10 May 2011 alle 14:54

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Il sindacato di polizia Coisp chiama, i candidati a sindaco rispondo. All’appello, però, ne manca uno. Settimo Nizzi non si è presentato questa mattina dinnanzi al cantiere del nuovo commissariato di Olbia. «Ci dispiace per l’assenza di Nizzi, ci auguriamo che la sua scelta non sia dettata dal disinteresse» dice Marco Porcu, segretario provinciale del Coisp. «Come poliziotti vogliamo sapere cosa pensano di fare i candidati in un’eventuale elezione alla carica di primo cittadino». È un luogo simbolo quello scelto per l’incontro. Dinnanzi al cantiere del nuovo commissariato di Olbia, i candidati Giovannelli, Corimbi, Dessole, Puggioni e Bellu si danno appuntamento con i rappresentanti delle forze dell’ordine. Il problema della sicurezza, secondo il sindacato, non può essere trascurato. Considerato l’aumento della criminalità, che ha avuto l’apice con la bomba che ha devastato il Bar Korova Milk, i poliziotti lanciano l’allarme: «Olbia ha bisogno di un incremento di personale da 69 a 100 uomini. Con l’organico attuale non riusciamo a coprire tutto il territorio. Inoltre è da ultimare la realizzazione del nuovo commissariato». Dopo il trasferimento del G8 da La Maddalena all’ Abruzzo, la costruzione del nuovo stabile è rimasta bloccata. La società Lattanzi, incaricata dell’esecuzione dei lavori di realizzazione del nuovo commissariato, ha chiuso il cantiere dichiarando di aver anticipato 6.000.000 di euro allo Stato, senza mai ricevere alcun compenso.

Oggi, quindi, il sindacato di polizia Coisp chiede un forte impegno ai futuri amministratori della città. Cristina Dessole, candidata con la lista Uniti e Liberi, dice: «Dobbiamo chiedere ai nostri parlamentari di intervenire per sollecitare le istituzioni. Olbia ha quasi 60.000 abitanti e non può permettersi questa situazione». Lisa Corimbi, Indipendentisti Uniti, la vede sotto un’altra ottica: «La polizia deve essere gestita dallo stato sardo e dalla comunità». Una visione indipendentista data anche da Gianmaria Bellu, candidato a sindaco di ProgReS: «Lo Stato italiano non risolve la nostra situazione, per questo non ci conviene stare sotto l’Italia. Piuttosto dobbiamo togliere le riscossioni a Equitalia per finanziare da soli le nostre opere». Il candidato della Coalizione Civica Gianni Giovannelli, invece, auspica una lotta comune: «Alziamo il tono della protesta, dobbiamo fare una battaglia comune con il territorio per premere sullo Stato. I soldi ci sono. Il mio impegno per la sicurezza, da sindaco, sarà centrale». Infine GiovanniNicolò Puggioni, candidato della Lega Nord Sardinia, prende l’impegno: «Mi occuperò io di vedere che fine ha fatto la pratica», sottolineando le corsie preferenziali del suo partito con il ministro leghista Roberto Maroni.