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Cronaca

Mostra al museo, uno sguardo catalano su Olbia e Sardegna dell’800

Mostra al museo, uno sguardo catalano su Olbia e Sardegna dell’800
Mostra al museo, uno sguardo catalano su Olbia e Sardegna dell’800
Olbia.it

Pubblicato il 21 June 2011 alle 16:30

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Chi riscontra nei giovani il solito distacco dalle materie storiche e culturali, questa volta resterà deluso. Se verrà aggiunta una nuova tessera al mosaico della salvaguardia della memoria storica, questa volta il merito è di una ragazza di 23 anni, Silvia Russu. Studentessa olbiese di Scienze della Comunicazione a Sassari, nei mesi scorsi ha praticato un’attività di tirocinio presso l’Associaciò de Sards a Espanya “Salvador d’Horta” di Barcellona. «Sono entrata in contatto con la cultura sarda vista dalla prospettiva dell’emigrato che studia o lavora – racconta la ragazza - In questa occasione sono venuta a conoscenza di alcune foto mai esposte in Sardegna e ho quindi pensato di allestire una mostra fotografica proprio a Olbia».

La mostra, allestita dal 21 giugno al 3 luglio presso il Museo Archeologico di Olbia, prevede l’esposizione di numerose foto scattate, tra il 1884 e il 1887, da Eduard Toda i Guell. L’uomo, diplomatico e scrittore, prestò servizio come viceconsole spagnolo in Sardegna verso la fine del XIX secolo. Un’occasione in cui raccolse cospicui documenti relativi all’isola, tra cui numerose fotografie. Sono proprio tali foto, ritraenti scene di vita, città e monumenti della Sardegna di fine Ottocento, l'oggetto dell’esposizione organizzata da Silvia Russu. Tra le tante, inoltre, spiccano cinque pellicole che nessun olbiese aveva mai visto prima d’ora. Raffigurano la chiesa di San Simplicio, il castello di Pedres e il castello di Sa Paulazza secondo uno sguardo arcaico che si perde nei secoli.

Secondo il neoassessore alla Cultura, Vincenzo Cachia, queste sono occasioni indispensabili per la promozione e per la salvaguardia storica della città di Olbia. «Questo è un evento importante che ci aiuta a non perdere la memoria storica. Sono manifestazioni che dobbiamo incentivare assolutamente». Un’occasione certamente rilevante anche per l’assessore alle Politiche Giovanili Ivana Russu: «Voglio sottolineare l’importanza di questo evento anche perché è stato organizzato da una ragazza giovanissima. Ha portato a Olbia ciò che ha trovato della Sardegna in un altro stato. Evidenzia una generazione fai da te, che riesce ad intraprendere progetti solamente con le proprie forze. La nuova amministrazione dovrà essere capace nel valorizzare proprio queste intelligenze e questi giovani».