Olbia, 13 Dicembre 2014 - Mater Olbia, missione compiuta. L'intesa tra il Governo Italiano, la Qatar Foundation, la Regione Sardegna, le banche e i curatori fallimentari, è stata finalmente raggiunta. L'ex San Raffaele, oggi guscio vuoto senza vita, si trasformerà in un polo di eccellenza sanitaria a livello europeo. Per giungere a questo accordo tra la fondazione qatariota, le banche e i curatori fallimentari, è dovuta scorrere molta (forse troppa) acqua sotto i ponti. L'oggetto del contendere, infatti, erano i terreni che circondano il rustico messo in piedi dalla fondazione che faceva capo al defunto Don Verzè. In più, c'era da considerare il famoso leasing per la sua costruzione, sul quale pende una indagine della magistratura milanese. Vere e proprie patate bollenti che, però, non interessavano poi così tanto alla Qatar Foundation: i qatarioti hanno messo sul piatto un miliardo di euro di investimenti da spalmare in diversi anni, un polo di ricerca, specialità assenti sul territorio e un'offerta in denaro che non si poteva rifiutare. Alla fine, nonostante il tipico tira e molla all'italiana - decisamente poco, ha prevalso il buon senso: il Mater Olbia si farà. In teoria, secondo il cronoprogramma stilato dai qatarioti, i servizi sanitari dovrebbero partire entro Marzo 2015. Difficile dire se sarà effettivamente così, intanto però si festeggia. Su Facebook grandissimi festeggiamenti nel gruppo "
Olbia unita per il San Raffaele" che, con una vera e propria rassegna stampa - corredata da commenti pieni di gioia, racconta la storica vittoria per Olbia e tutti i sardi. Il gruppo "Olbia unita per il San Raffaele" da diverso tempo segue da vicino l'evolversi della situazione non solo attraverso la pubblicazione degli articoli giornalistici, ma anche attraverso vere e proprie news lanciate attraverso il web. Il primo "sì" storico, pubblicato per primo dal deputato Pd
Gian Piero Scanu sulla sua pagina ufficiale, è stato immediatamente rimbalzato sul gruppo facebook, il quale ha immediatamente dato via al tam-tam sui social (e non solo). Facebook, però, non è usato solo dai cittadini comuni. Così, scopriamo che il Mater Olbia ha dato vita a una serie di post anche nei profili dei politici sardi.
Francesco Pigliaru, Presidente della Regione Sardegna, così commenta il traguardo del Mater Olbia: "
In pochi mesi abbiamo portato a casa un investimento atteso da anni. Il nuovo ospedale di Olbia creerà lavoro, migliorerà il nostro sistema sanitario (meno migrazione sanitaria pediatria, per es.), sosterrà nuova ricerca regionale e nazionale, aiuterà a portare in Sardegna altri investitori in settori di alta tecnologia. Quando le istituzioni collaborano (Regione, governo, comune) si ottengono risultati di questa importanza anche in un paese con una burocrazia così punitiva come l'Italia". Non è da meno nemmeno l'ex Presidente della Regione,
Ugo Cappellacci, che sempre nella sua pagina Fb ufficiale scrive a proposito dell'ospedale privato olbiese: "
Per fortuna ci sono anche le persone di buon senso e la Giunta dei pasticcioni non è riuscita a rovinare l’iniziativa San Raffaele-Mater Olbia, cui abbiamo lavorato sodo in questi anni: insomma, quando Pigliaru e i suoi non ci mettono lo zampino, le cose vanno avanti. Forza “Mater Olbia” e grazie a chi in questi anni, anche nel centrosinistra, ha lavorato per questo risultato con coerenza e determinazione, con buona pace di quelli che oggi saltano sul carro, ma prima hanno tentato di boicottarlo per via politica e poi hanno tentato di farlo morire di burocrazia e intoppi".
Giuseppe Meloni, consigliere regionale gallurese del Partito Democratico, ha condiviso lo
status pubblicato dal presidente Pigliaru, aggiungendo "
Ci sono anche le belle notizie". Per contro,
Giuseppe Fasolino, consigliere regionale gallurese in quota Forza Italia, ha pubblicato una immagine contenente il seguente testo: "
Mater Olbia. Finalmente possiamo gioire. La buona politica ha vinto e non ha colore. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito". Queste le reazioni politiche, adesso bisogna vigilare su ciò che accadrà nei prossimi cruciali mesi. Il Mater Olbia ospiterà al suo interno specialità che sul territorio mancano. Dunque, prima verranno attivati i servizi sanitari, meglio sarà per tutti i cittadini. Con una sola incognità: i posti di lavoro. L'augurio dei tanti (troppi) disoccupati del posto è che ci sia almeno una chance di potersela giocare ad armi pari.
