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Maricel Paraje, un tocco argentino al Museo Archeologico di Olbia

Maricel Paraje, un tocco argentino al Museo Archeologico di Olbia
Maricel Paraje, un tocco argentino al Museo Archeologico di Olbia
Olbia.it

Pubblicato il 13 August 2011 alle 13:14

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Un viso dai lineneamenti delicati, un sorriso caldo e una voce dolcissima, lei si chiama Maricel Paraje, artista argentina-olbiese. La incontriamo al museo archeologico di Olbia, ci accoglie subito con estrema delicatezza e ci guida verso la sua mostra, la sua arte. La sala utilizzata per l'esposizione di Maricelassume i contorni di un mondo fantastico, "Presenze d'autore" il titolo scelto dalla giovane pittrice e scultrice, ma etichettarla con un aggettivo sarebbe come sminuire il suo estro. Appesi alle pareti quadri raffiguranti artisti del passato, da Frida Kahlo a Andy Warhol, da Pablo Picasso a Salvador Dalì. "Ogni artista con la propria arte e la propria storia costituisce un pezzetto della mia vita" spiega Maricel mostrandoci la riproduzione del busto di Frida. "Frida Kahlo cominciò a dipingere dopo un grave incidente che la costrinse a restare immobile per tanto tempo. Anche io anni fa feci una brutta caduta e poi mi separai da un grande amore, è l'immobilità, la sofferenza vissuta che mi accomuna alla pittrice messicana" continua l'artista. Il suo "tocco" argentino si nota in ogni creazione, ogni scultura. Lei che prima di avvicinarsi all'arte studiava per diventare architetto a Buenos Aires, ma la perfezione ele regole le andavano troppo strette. L'amore per la pittura e la scultura arriva frequentando il museo di Belle Arti nella capitale argentina, ma la sua attività inizia paradossalmente ad Olbia. Anche lei come tanti altri lascia la sua terra per amore e si trasferisce nel capoluogo gallurese. Qui inizia a dipingere ininterrottamente in una città che è un pò distante dal mondo dell'arte, "poco attenta" come la definisce l'artista di Còrdoba. E Maricel non si ferma, non si lascia scoraggiare. A volte scappa a Londra dove allestisce una mostra di successo, poi Roma e di nuovo Olbia, che la stimola tanto da organizzare una mostra in soli due mesi. "Presenze d'autore" perchè gli artisti sono come delle presenze che aleggiano in una sala semi-oscura. Artisti scomparsi ma non dimenticati e tre registi Benigni, Almodòvar e Allen a rappresentare la vita, la continuità. Un successo quello di Maricel un pò inaspettato e lei che conserva l'umiltà dei veri artisti ringrazia tutti: olbiesi, amministrazione, e un giovane gruppo i Punkomat project.