Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Politica

Legge Fornero, bene la raccolta firme Idv ad Olbia

Legge Fornero, bene la raccolta firme Idv ad Olbia
Legge Fornero, bene la raccolta firme Idv ad Olbia
Olbia.it

Pubblicato il 23 June 2014 alle 16:04

condividi articolo:

Olbia, 23 Giugno 2014 - Sabato scorso a Olbia, in un gazebo accanto al Cafè Nord Est, in viale Aldo Moro, l'Italia dei Valori ha organizzato una raccolta di firme per la presentazione di un disegno di legge di iniziativa popolare per l'abolizione della “Riforma Fornero”. L'iniziativa è stata presentata da Giommaria Uggias, segretario regionale dell'Italia dei Valori e alla raccolta delle firme era presente anche Giovanna Spano, assessore comunale all'Ambiente, dell'Italia dei Valori. “L'Italia dei Valori riparte dopo le Europee ponendosi dalla parte dei cittadini e affrontando il problema di centinaia di migliaia di esodati generati dalla Legge Fornero – ha spiegato Uggias – per questo abbiamo deciso di raccogliere le firme, a Olbia e in Sardegna come in tutte le piazze d'Italia”. “Chiediamo una firma ai cittadini per l'abrogazione della famigerata legge del ministro “lacrime di coccodrillo” – ha aggiunto Uggias – i cui effetti stanno però facendo piangere tutti quei cittadini espulsi dal sistema produttivo e tagliati fuori dalla possibilità di ottenere i trattamenti pensionistici che spettano loro”. Servono 50 mila firme in tutta Italia per poter presentare la legge di iniziativa popolare. Per questo l'Italia dei Valori ha invitato i cittadini a presentarsi al gazebo di viale Aldo Moro e in molti a Olbia hanno deciso di raccogliere l'invito per apporre una firma che consenta di abolire la riforma Fornero e sottoscrivere undici proposte che incidano sul sistema pensionistico e sulle regole del mercato del lavoro: dalla soluzione del problema degli esodati alle tutele per i giovani precari; un tetto massimo alle pensioni d'oro e ai vitalizi, l'indennità universale di maternità e i crediti di cura, la flessibilità dell'età pensionabile e il fondo per la non autosufficienza. Per concludere con la proposta di un contratto di lavoro europeo che garantisca uguali diritti contrattuali e standard minimi retributivi per tutti i lavoratori e le lavoratrici dell'Unione Europea.