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Cronaca

La Maddalena, prevista la chiusura del punto nascita

La Maddalena, prevista la chiusura del punto nascita
La Maddalena, prevista la chiusura del punto nascita
Olbia.it

Pubblicato il 29 July 2015 alle 15:58

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La Maddalena, 29 Luglio 2015 - La Nuova rete ospedaliera, presentata oggi dalla giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru, non mancherà di fare discutere. La rivolta, in Gallura, parte certamente da La Maddalena, per la quale la Regione ha deciso di programmare la disattivazione del punto nascita attualmente attivo al Paolo Merlo.

La Delibera della Giunta Regionale n. 38/12 prevede:

"in considerazione delle condizioni di insularità, per il punto nascita di La Maddalena è previsto un programma di disattivazione del punto nascita condizionato alla piena efficacia del sistema di elisoccorso regionale e alla definizione e attuazione di un piano specifico di emergenza che garantisca la possibilità di affrontare le urgenze ostetriche, da parte di equipe specialistiche del Presidio ospedaliero unico di area omogenea, nel rispetto di logiche organizzative che assicurino la circolarità delle competenze".

Su questo tema, l'amministrazione maddalenina guidata dal neo sindaco Luca Montella ha le idee molto chiare. "L'amministrazione Comunale di La Maddalena si dichiara fortemente insoddisfatta e contraria della previsione normativa riguardo al punto nascita dell'ospedale Paolo Merlo. La tutela della donna e del nascituro non può essere in alcun modo garantita da nessun volo di elicotteri ma solo ed eslusivamente da una equipe medica e infermieristica in grado di rispondere prontamente ad ogni tipo di complicanza che purtroppo spesso si registrano nel momento della nascita che resta sempre imprevedibile - si legge in una nota stampa -. Oltre alla tutela del Punto Nascita è indispensabile porre in essere la strutturazione di tutti gli altri ambiti del presidio opsedaliero di La Maddalena quali il pronto soccorso, il reparto di medicina con i letti oncologici, la dialisi, la camera iperbarica, la pediatria, il laboratorio analisi e la radiologia. La previsione normativa, come accaduto giá in passato, non tiene conto del fattore meteo, che spesso aggrava la situazione di insularità rendendo pericolosamente inopportuno e grave procedere con qualsiasi soppressione o modifica in negativo dei servizi attualmente erogati. Non vorremmo che sia necessario che si arrivi al decesso di qualche paziente per far capire l'erroneità della scelta".