IV Raduno del Cuore: nuovo appuntamento solidale a Olbia con gli atleti del Rugby Olbia

I ragazzi di Thalassa Azione Gallura sono pronti a dare il via al “IV Raduno del Cuore“ che avrà luogo lunedì 15 aprile a Olbia, presso il centro donazioni dell’Ospedale Giovanni Paolo II.

Questa volta i protagonisti del Raduno del Cuore saranno gli atleti delRUGBY OLBIA. Gli sportivi del Rugby Olbia sono da anni grandi sostenitori dell’AVIS di Olbia e da sempre vicini alla donazione del sangue, e questa volta hanno scelto di rinnovare la loro già proverbiale generosità sostenendo direttamente la campagna di donazione del sangue pro talassemia sostenuta da Thalassa Azione Gallura.

Un grande sodalizio quello del Rugby Olbia con AVIS, prima, e con Thalassa Azione Gallura, poi: insieme per aiutare chi è meno fortunato.

Gli organizzatori del Raduno del Cuore sottolineano che la donazione è aperta a tutti e confidano nel fatto che anche i dirigenti e un buon numero di tifosi e simpatizzanti della squadra si uniscano agli atleti in questo altissimo gesto di generosità.

La donazione si svolgerà presso il nuovo centro donazioni al piano terra dell’ospedale nuovo, in via Bazzoni e Sircana, dalle ore 8,00 alle ore 12,30.

La donazione è aperta a tutte le persone in buona salute che abbiano piacere di compiere un gesto di grande civiltà e solidarietà, e anche se l’autosufficienza è una realtà sempre più vicina non possiamo abbassare la guardia. Bisogna sempre ricordare che la richiesta di sangue in Gallura è elevata e per questo è estremamente importante che si capisca l’importanza di donare in maniera regolare e costante.

Tutti coloro che desiderano donare possono fare una leggera colazione prima della donazione, ci sarà come di consueto il banchetto di dolci e snack fatti in casa preparato e offerto dai ragazzi di Thalassa Azione Gallura, che saranno presenti durante l’intera mattinata della donazione.

Sulla locandina sono presenti le nuove fotografie dei due “Testimonial” di Thalassa Azione Gallura, realizzate in Studio ad opera del fotografo Giuseppe Ortu.