Olbia - Porre al centro
l'interesse dei sardi: questo è sempre stato il
mantra di tutti i partiti e di tutti i movimenti a matrice indipendentista della Sardegna. Ma come si può portare a termine un così importante obiettivo se non si diventa una forza maggioritaria? A questa domanda, ha voluto rispondere
Moreno Contini, un cittadino olbiese che fa parte del Laboratorio Gallura.
Il Laboratorio Gallura. Da mesi, a Olbia, i vari indipendentismi della Sardegna si stanno confrontando per trovare una sorta di piattaforma comune. Uno sforzo immane, questo, che alla fine è culminato in un grande convegno che si è svolto non molto tempo fa al Delta Center di Olbia.
Il passo successivo. Ora, bisogna fare un passo in avanti affinchè tutto il lavoro svolto sino adesso dalla base non venga vanificato da chi, i partiti, li guida. A lanciare il sasso nello stagno è stato l'olbiese
Moreno Contini, membro di Laboratorio Gallura. La sua idea è semplice:
coinvolgere le persone e raccogliere le loro firme a sostegno di un fronte unico per l'indipendentismo. Un fronte che, unito e con un sol programma, deve presentarsi alle elezioni per sconfiggere il sistema partitico italiano, quello che ha portato alla rovina alla Sardegna. Ma per sconviggere i partiti italiani ci vuole un'alternativa seria.
L'indipendentismo, secondo Moreno Contini, può essere un'alternativa seria e concreta a tutti gli altri partiti, a patto che il movimento si presenti unito alle prossime elezioni. Se l'indipendentismo si presentasse diviso non potrebbe mai sconfiggere il "fronte italiano" dei partiti.
La raccolta firme. Questa raccolta firme non è per quello o per quell'altro movimento. Questa iniziativa, tiene a precisare Moreno Contini, è un'iniziativa della società civile che si rivolge ai movimenti indipendentisti sardi affinchè raccolgano la sfida, mettano da parte gli egoismi e si presentino uniti alle elezioni. (in copertina: immagini di repertorio, manifestazione di indipententisti)