Fondi alluvione dirottati all'estero: colpa di una malattia?

Sassari, 11 luglio 2017 - Sarà l'inchiesta e l'eventuale successivo processo a stabilire le eventuali responsabilità effettive del dirottamento in Svizzera, tramite alcune operazioni effettuate in alcune piccole filiali del Banco di Sardegna, di una serie di fondi targati "Uil"; intanto però ci sono alcune novità.

Le operazioni che hanno insospettivo il direttore del Banco di Sardegna e che hanno portato a una denuncia e a una successiva inchiesta della Procura di Sassari (che dura da ben sette mesi) sono avvenute nel dicembre 2016.Gli investigatori stanno cercando di fare luce su una storia piuttosto complicata fatta di operazioni bancarie, firme forse falsificate, malattie gravi. Quel che si sa è che i trasferimenti di denaro dai conti "Uil", dal conto personale della segretaria generale, Francesca Ticca, e da quelli di altre persone sarebbero stati fatti da un dipendente del Banco di Sardegna, sposato con una stretta collaboratrice della segretaria della Uil. All'appello mancherebbero anche i fondi raccolti dal sindacato per l'alluvione.

Un particolare non di poco conto riguarda l'impiegato ritenuto responsabile degli ammanchi: secondo quanto rivela La Nuova Sardegna, l'uomo (licenziato un mese dopo la scoperta delle operazioni sospette, avvenuta nel dicembre 2016) è affetto da una gravissima patologia degenerativa i cui effetti, molto gravi, sono stati scoperti e "diagnosticati" dai medici sette mesi fa. L'uomo, che è stato dichiarato invalido totale, avrebbe potuto agire in modo "sconsiderato" proprio a causa della sua malattia e ciò potrebbe scagionare del tutto gli altri "protagonisti" della vicenda.