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Eventi natalizi e Capodanno: va in scena il dettaglio dei costi

Eventi natalizi e Capodanno: va in scena il dettaglio dei costi
Eventi natalizi e Capodanno: va in scena il dettaglio dei costi
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 January 2015 alle 17:19

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Olbia, 14 Gennaio 2014 - Questa mattina l'amministrazione comunale olbiese ha messo nero su bianco il dettaglio dei costi sostenuti per gli eventi natalizi e il concertone di capodanno. Una conferenza stampa piuttosto lunga e vivace, durante la quale non sono mancati momenti di aspro confronto tra la stampa, l'amministrazione e chi era seduto in platea. Per un'ora e mezzo, i 10 giornalisti in sala - armati di calcolatrice - hanno cercato di destreggiarsi tra spese vive, rimborsi spese, service audio e luci, cachet degli artisti, iva inclusa ed esclusa. L'unico punto fermo è che l'amministrazione comunale, invece di suddividere ogni voce di spesa in delibere indipendenti, ha inglobato tutto in tre delibere: due per il Capodanno, l'altra per il concerto Musica dal Fango. Le delibere sul Capodanno. Nelle delibere riguardante l'evento del 31 Dicembre sono due le voci di spesa: una dedicata alla RG Music e l'altra alla Girandola. Nell'importo dedicato alla Rg Music, pari a 75'000 (IVA esclusa), sono incluse le seguenti spese: la presenza dei Club Dogo (35'000 + IVA), i fuochi d'artificio (13'000 + IVA; saltati per il maltempo), il service audio-luci più la copertura (12'000 +IVA), spese varie (15'000 + IVA; security, bagni chimici, pasti, presentatore, trasferte). L'importo dedicato alla Girandola, per contro, comprende Giuliano Palma e il suo entourage di 17 elementi più il palco (55'000 euro + IVA) e il Winterfest (12'500 più IVA, ai quali bisogna aggiungere i 20'000 euro messi dal Consorzio Centro Città) per un totale di 67'500 (IVA esclusa). In totale, comprendendo l'IVA al 22%, il Comune di Olbia ha stanziato circa 174'000 euro a cui vanno aggiunti i fondi per Musica dal Fango. Il concerto "Musica dal Fango" e le 30'000 € dello "scandalo". Sul concerto Musica dal Fango i chiarimenti sono arrivati da Renato Piccinnu, titolare della RG Music che si è occupata dell'organizzazione. Innanzitutto, il concerto non era di "beneficenza", ma di solidarietà. Ciò non vuol dire che gli artisti abbiano ricevuto un compenso: tutti i cantanti presenti quella sera sul palco del Molo Brin hanno ricevuto solo ed esclusivamente un rimborso per la trasferta e/o per il pernottamento in albergo. RG Music ha fornito alla stampa il dettaglio delle spese sostenute. Qualche esempio: scenografia (1'220 euro), service audio-luci (3'660 euro), security (226 euro) e così via. Le spese riportate nella velina sono spese vive, cioè quelle che servono a mettere in piedi un evento. Gli artisti nazionali che avevano promesso la loro presenza non sono venuti, perciò l'azienda RG Music ha fatturato meno del previsto: 21'500 euro. Ovviamente, la società incasserà solo quanto fatturato e non l'importo previsto in fase di organizzazione. "Noi abbiamo organizzato gratuitamente questo concerto - ha detto Renato Piccinnu, chiudendo il suo intervento -. Non ci siamo occupati della raccolta fondi. Possiamo dirvi che un concerto così, a costi normali, non si fa a meno 100'000 euro". Sul fronte raccolta, non si sa ancora quanto è confluito nel conto corrente comunale dedicato alluvione; si sa solo che le associazioni presenti quella sera al Molo Brin hanno raccolto 1700 euro. Le ricadute sul territorio: alberghi pieni, ristoranti sold out e tanta gente in centro. A fare da contraltare ai numeri ci ha pensato il Consorzio Albergatori, rappresentato da Fabio Fiori. "Le presenze negli hotel del centro storico, durante il 31 Dicembre, sono state ottime - ha detto Fabio Fiori, leggendo i dati ufficiali -. Gli alberghi del centro erano tutti al completo o quasi. Chi non ha fatto il tutto esaurito, raggiungendo comunque il 70% di presenze, ha dovuto subire le disdette per le strade ghiacciate di quella giornata. Abbiamo registrato, inoltre, molte presenze anche il primo Gennaio". Fabio Fiori ha voluto anche smorzare un po' le polemiche. "E' difficile dire quanto effettivamente abbiamo ricavato - ha continuato Fabio Fiori - perché il turismo non è semplicemente una somma di ricavi. Molti dei clienti arrivati per la fine dell'anno hanno deciso di tornare i primavera. Per noi, quindi, si è trattato di un investimento sul futuro". Anche sul fronte ristorazione pare sia andato tutto molto bene: la notte del 31, tutti i ristoranti del centro storico erano al completo. Insomma, il programma natalizio dell'amministrazione ha avuto delle ricadute del territorio e Fabio Fiori lo conferma. "Prima dell'uscita degli articoli sul programma - ha detto Fabio Fiori -, le prenotazioni erano ferme. Dopo la pubblicazione degli articoli su La Nuova e L'Unione abbiamo avuto un boom di prenotazioni". Le stesse considerazioni positive sono state fatte per il Winter Fest, i cui eventi hanno riportato nel centro storico di Olbia tanti cittadini. La conferenza stampa di inizio Dicembre e quel "misunterstanding" con la stampa. Allora, cosa è accaduto quel 05 Dicembre 2014? Cosa non hanno capito i giornalisti? L'amministrazione - rappresentata dal sindaco Gianni Giovannelli e gli assessori Ivana Russu, Marco Vargiu e Gesuino Achenza - non ha ammesso nessun errore di comunicazione. L'amministrazione si è difesa affermando che molti degli eventi sono arrivati dopo e dunque quel giorno non si poteva dire di più rispetto al solo evento del 31/12. Eppure, solo due giorni dopo (il 7 Dicembre) faceva la sua comparsa su Facebook la pagina ufficiale del Winterfest che, a sua volta, l'11/12 informava i suoi follower dell'aggiunta di due eventi al calendario. Perché non dire subito durante la conferenza stampa del 05 Dicembre che vi era un work in progress, che si stava lavorando per altri eventi in collaborazione con i privati e che le spese sarebbero necessariamente livitate oltre i 110mila euro? Il "misunderstanding" che ha generato le polemiche sta tutto qui: nel non esser stati chiari sin dal primo momento. In un periodo così difficile per tutti, in cui tutti i cittadini devono tirare la cinghia su ogni cosa, la trasparenza è un dovere specialmente sui soldi pubblici e in una città colpita da una evento catastrofico come l'alluvione. In definitiva, per evitare ogni polemica sarebbe bastato mandare una nota stampa con i costi aggiornati. Il diritto di fare delle scelte politiche e il diritto dei giornalisti di fare delle critiche. Se la chiarezza e la trasparenza sono un dovere, altrettanto si deve dire sul fare delle scelte. Ogni amministrazione in carica ha il diritto di compiere, in totale autonomia, delle scelte politiche e gli eventi oggetto di questo articolo ricadono in tale ambito. L'amministrazione comunale ha scelto di "fare gruppo" con i privati, creando un grande tavolo di lavoro per organizzare il Capodanno e gli eventi natalizi. Ha scelto dei professionisti affermati per la realizzazione di un video promozionale e ha cercato la collaborazione dei commercianti del centro storico per riportare la vita in Corso Umberto. I dati, i numeri, le presenze sembrano dare ragione all'amministrazione comunale. Sembrano, perché il difetto di comunicazione rimane e grida vendetta. E grida vendetta anche il diritto di critica. Durante la conferenza stampa, alcuni giornalisti sono stati accusati di fare i "commercialisti" da alcuni imprenditori presenti. Un atteggiamento incomprensibile nei confronti di chi sta solo cercando di fare il suo lavoro. Di certo, critiche a queste scelte politiche se ne possono fare tante: non aver dato la precedenza ai talenti sardi come Salmo (la Machete o qualsiasi altro talento nostrano), non aver speso un solo euro in pubblicità sulle testate locali (dalla più piccola alla più grande), non aver messo a disposizione delle testate il video girato per la promozione che è rimasto saldamente nella piattaforma di chi lo ha realizzato (una prassi del tutto irrituale), non aver compreso che un piano di comunicazione via Facebook non è un ufficio stampa (che per essere tale deve avere necessariamente un iscritto all'Ordine dei Giornalisti), non aver compreso che la comunicazione chiara e limpida evita ogni tipo di polemica - anzi, favorisce il dibattito politico. In ogni caso, per quanto i giornalisti possano criticare o elogiare, saranno sempre gli elettori - nel segreto dell'urna elettorale - a decidere se premiare o meno il lavoro svolto dagli amministratori.