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Cronaca

Don Verzè dice la sua

Don Verzè dice la sua
Don Verzè dice la sua
Olbia.it

Pubblicato il 02 December 2011 alle 15:47

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Don Luigi Verzè ha scritto una lettera ai pm che stanno indagando sul buco di bilanciodel centro sanitario milanese e al cda della fondazione San Raffaele del Monte Tabor perdire la sua sulle vicende del gruppo sanitario da lui fondato. Si assume la responsabilità morale e giuridica di quanto accaduto nell'ospedale. Ha dichiarato: «Mi offro al giudizio di tutti, dei signori pubblici ministeri, del consiglio di amministrazione, dell'opinione pubblica e rivendico l'intera responsabilità morale e giuridica di quanto avvenuto per il San Raffaele, ne rivendico peraltro anche la fondamentale importanza del suo esistere e del suo perpetuarsi nella panoramica della cultura e della sanita.Confido di avere anche la forza (fisica) di affrontare dinanzi a tutti questo passo al quale non ho intenzione di sottrarmi». Per quanto riguarda l'acquisto dell'aereo privato,acquistato dalla Fondazione per circa 20 milioni in base a quanto emerso nell'indagine sul dissesto finanziario del gruppo, ha ammesso che èstato effettuato sotto consiglio di Mario Cal, vice presidente esecutivo, che propose di acquistarlo per risparmiare tempo e fatiche, sempre disponibile per andare in India, a Dharamsala (Tibet), in Africa, in America Latina, oltre che a Roma, a Cagliari, ad Olbia, a Taranto, in Sicilia ecc, dove la dottrina del San Raffaele venisse conosciuta e realizzata: dare tutto quello che si é e quello che si ha per guarire gli ammalati anche poverissimi come insegna Gesù: "Andate, insegnate, guarite, mondate i lebbrosi". Il fondatore del San Raffaele ricorda «sono sacerdote di 91 anni: ne ho viste di tutti i colori e mi sono semplicemente proposto di non lasciare il mondo assistenziale come l'ho trovato: cameroni di 30-40 letti, spesso sgangherati, senza servizi. Solo i ricchi - ricorda don Verzé - potevano accedere alle case di curaprivate, tenute soprattutto da Religiosi».