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Cronaca

Olbia, Spiritu Santu: "il problema c'è. Intervenga la Regione"

Olbia, Spiritu Santu:
Olbia, Spiritu Santu:
Camilla Pisani

Pubblicato il 09 February 2017 alle 19:18

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Olbia, 09 febbraio 2017 - Interventi urgenti per mitigare il disagio dei residenti di Murta Maria e Porto San Paolo: è quanto è stato richiesto oggi dal comitato di quartiere, che ha indetto una conferenza stampa per discutere del sempre più scottante problema della discarica di Spiritu Santu. I miasmi che provengono dal cumulo di rifiuti, alto ormai 90 metri, derivano, secondo le indagini dell'ARPAS, dalla presenza di idrogeno solforato, sostanza generata dai processi di decomposizione dei rifiuti organici; è proprio questo gas a caratterizzare l'aria con il suo peculiare odore di uova marce. "Le analisi condotte dalla Regione hanno stabilito che la quantità di idrogeno solforato nell'aria è nei limiti previsti dalla legge, malgrado ci siano state giornate nelle quali questo limite è stato effettivamente superato" commenta Piergiovanni Porcu, coordinatore dei comitati di quartiere. Malgrado queste rassicurazioni, le lamentele dei residenti si sono fatte via via più insistenti: "anche se sono rispettati i limiti di legge, chi vive qui deve respirare un'aria maleodorante, insopportabile. Qui ci sono scuole, attività produttive, immobili nei quali la gente ha investito e che ora diventano impossibili da fruire", continua Porcu. Ma il problema, centrale per i residenti, si estende anche alla questione turistica: la zona sta diventando off-limits e questo rappresenta un fatto gravissimo per chi nel turismo ha investito e ora si vede costretto a rinunciare; moltissime le lamentele pervenute proprio dagli stessi turisti. "La nostra richiesta è quella di chiudere la discarica, perché giunta ormai ad esaurimento della sua capacità: ma intanto, riteniamo urgente che la Regione intervenga per alleviare il profondo disagio vissuto giornalmente dai residenti, e di controllare in modo più approfondito che le procedure di smaltimento vengano condotte secondo le normative, così da evitare un peggioramento della situazione", conclude il coordinatore, fiducioso che la promessa della Regione di intraprendere analisi più approfondite sulla qualità dell'aria e sui gas in essa contenuti, trovino effettivo compimento al più presto.