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Cronaca

Credito artigiani ancora ridotto: "difficile uscire dal tunnel della crisi"

Credito artigiani ancora ridotto:
Credito artigiani ancora ridotto:
Dénise Meloni

Pubblicato il 10 June 2017 alle 13:54

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Oristano, 10 Giugno 2017– Finanziamenti ancora ridotti per le piccole imprese sarde: -1,7% e -14 milioni rispetto allo scorso anno. Folchetti e Mameli (Confartigianato): “Segnale negativo per uscita dal tunnel della crisi”. Costo del denaro alle stelle a Carbonia-Iglesias:9,44% contro il 4,18% di Oristano.

In Sardegna calano i prestiti alle imprese artigiane. Negli ultimi mesi il comparto ha perso l’1,7% dei finanziamenti (14 milioni in meno rispetto al 2015), attestandosi a 844 milioni di euro erogati contro circa 12 miliardi stanziati per l’intero sistema produttivo isolano. All’artigianato, rappresentato da oltre 35mila imprese (il 21,7% deltotale delle attività imprenditoriali sarde), è andato solo il 7% del totale dei finanziamenti.

Preoccupante anche la situazione del costo del denaro: gli imprenditori sardi pagano il 1,52% in più (152 punti base) rispetto alla media . L’isola è quarta, dopo la Calabria, il Molise e la Sicilia, con un tasso medio del 6,14%, anche se in calo di 90 puntibase rispetto al 2015. Il gap della nostra regione rispetto alla mediaItalia è di +152 punti base.

Allarme anche dai territori: la continua contrazione dei prestiti(l’Ogliastra e il Medio Campidano sono quelle che hanno subìto di più(-5,5% per la prima, e -5,1% per la seconda) e l’aumento costo del denaro (il tasso maggiore lo si ha a Carbonia-Iglesias con il 9,44%contro il 4,81% di Oristano), ne stanno compromettendo il rilancio.

E’ questo ciò che emerge dall’ ultima analisi dell’Osservatorio diConfartigianato Sardegna per le MPI, “Trend del credito alle imprese artigiane 2016”, su dati di Artigiancassa e Banca d’Italia.

“I cordoni della borsa per le imprese artigiane sarde sono sempre più stretti e la condizione citizia non migliora - affermano la Presidente e il Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti e Stefano Mameli –purtroppo il finredanziamento alle piccole realtà resta, ancora legato alla percezionedi un credito ad alto rischio e quindi la dinamica di queste erogazioni resta frenata. Invece, spesso, l’impresa artigiana necessita di finanziamenti molto ridotti e quindi poco appetibili dal sistema bancario che lavora più sulle grosse somme”. “Il perdurare delle difficoltà di accesso ai finanziamenti – sottolineano Folchettie Mameli – è un brutto segnale rispetto a una possibile uscita dal tunnel della crisi. In mancanza di una ripresa degli investimenti,infatti, le nostre imprese, soprattutto nel manifatturiero, resteranno penalizzate nella competizione globale, non aiutate anche da un euroforte che si aggiunge alle difficoltà generate ancora dai ritardi nei pagamenti”.

Il credito alle imprese nei territori a livello provinciale, come detto, si registra una flessione generalizzata delle erogazioni. Come anticipato, netto il calo inOgliastra con un -5,5% rispetto al 2015 e affidamenti per 29 milioni di euro. Secondo posto per il Medio Campidano con -5,1% e 42 milioni di credito. Seguono Nuoro (-4,1% e 98 milioni), Carbonia-Iglesias(-3,8% e 45 milioni), Olbia-Tempio (-2,1% e 148 milioni), Cagliari(-0,3% e 233 milioni), Oristano (-0,3% e 77 milioni) e Sassari (-0,1% e 173 milioni).

Tra le province, nelle prime 12 posizioni nazionali ne troviamo 4 sarde: al primo posto assoluto Carbonia-Iglesias con il 9,44% e un gap di +482 punti base rispetto alla media nazionale. Al terzo posto l’Ogliastra con l’8,25% (gap di +363 p.b), al settimo Olbia-Tempio con un tasso del 7,71% (gap +309 p.b.) e dodicesima Sassari con un tasso del 7,31% (gap.+269 p.b.). Seguono Medio Campidano (6,22% e +160p.b.), Nuoro (5,80% e +118 p.b.), Cagliari con il +5,39% e +77 p.b. Lecondizioni migliori a Oristano con un tasso del 4,81% e + 19 punti base in più rispetto alla media nazionale. A Bolzano le condizioni migliori: 3,61 e -101 p.b.) con una media italiana del 4,62% e -42p.b. rispetto al 2015

“E’ incredibile che tra una impresa di Carbonia e una di Oristano, ci sia un divario del 4,63% del costo del denaro – riprende la Folchetti– e appare assurdo che una azienda del Sulcis possa pagare un finanziamento il 5,83% in più rispetto a una di Bolzano”.

Il peso del credito all ’artigianato sul totale del credito alle imprese sarde. Nella nostra regione il peso del credito all’ artigianato sull ammontare dei prestiti erogati al totale delle imprese, supera la media nazionale: 7% contro il 4,9% italiano. Focalizzando i dati sulle province, si rileva che ai primi due posti della classifica troviamol’Ogliastra con il 12,5% e Carbonia-Iglesias con il 12,2%. Seguono Oristano con il 9,6% e Sassari con l’8,8%.

“Per migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle piccole imprese – proseguono la Presidente e il Segretario - la necessità di rilanciare il ruolo dei Consorzi Fidi che in questi annidi crisi hanno prestato garanzie per centinaia di migliaia di euro”.“La riforma dei contributi regionali al Fondo Rischi dei Confidi sullaquale Confartigianato aveva espresso da subito forti perplessità –concludono - non sta riuscendo a dar il suo contributo per l ’attenuazione di questa problematicità”.