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Cronaca

Confartigianato Sardegna: le norme per ritardatari nei pagamenti

Confartigianato Sardegna: le norme per ritardatari nei pagamenti
Confartigianato Sardegna: le norme per ritardatari nei pagamenti
Olbia.it

Pubblicato il 31 January 2013 alle 11:36

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“I cattivi pagatori della Sardegna, Pubbliche Amministrazioni o privati, sono avvertiti: le norme sui tempi per saldare le fatture valgono per tutti, soprattutto per i lavori pubblici.

E, da oggi, chi vorrà, potrà segnalare gli Enti o i privati ritardatori cronici, in modo concreto, discreto e soprattutto non delatorio, sul sito http://www.confartigianato.it ”.

Quella del Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu, è quasi una dichiarazione di guerra contro tutti coloro che, nell’Isola, non pagano o lo fanno con tempi che di media raggiungono i 150 giorni, con punte che vanno anche oltre i 9 mesi, ma che per il settore Sanità superano i 300 giorni. Ma la novità che potrebbe mettere fine a questo problema arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il Dicastero, infatti, recependole sollecitazioni di Confartigianato, ha emanato una circolare (n. 1293 del 23 gennaio 2013) relativa ai ritardati pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni in cui si chiarisce che la nuova disciplina (30 giorni di regola, 60 al massimo solo per ASL e Ospedali) introdotta in attuazione della direttiva comunitaria n.7/2011, si applica a tutti i settori produttivi inclusi i lavori pubblici, dove operano le imprese di costruzione che rappresentano uno dei settori maggiormente colpiti dal grave fenomeno dei ritardi di pagamento del Pubblico e delle imprese private. Per Murgianu la circolare ministeriale “è un risultato fondamentale sia per tutto il sistema imprenditoriale, sia per il Sistema Confartigianato; l’Associazione infatti sollecitò il Governo ad adeguare le norme sui pagamenti previste dalla disciplina sugli appalti a quanto indicato dalla Direttiva europea, con esplicito riferimento alla progettazione e all’esecuzione di opere e edifici pubblici, nonché ai lavori di ingegneria civile”. “Si tratta di un chiarimento indispensabile – sottolinea il Presidente di Confartigianato Edilizia della Sardegna, Giovanni Battista Idda - considerato che le piccole imprese del settore costruzioni sono quelle che, a livello nazionale, hanno registrato il maggiore aumento dei tempi di pagamento, cresciuti di 64 giorni nell’ultimo anno, e il costo più elevato derivante dai ritardi, pari a 1,6 miliardi di maggiori oneri finanziari. Ribadiamo il nostro impegno a far sì che la nuova legge sui tempi di pagamento a 30/60 giorni venga attuata e rispettata”. Quello dei ritardi di pagamento è uno dei problemi più gravi all’origine della mancanza di liquidità degli imprenditori e, addirittura, in questi tempi di credito scarsissimo, porta alla chiusura molte aziende. Una recente analisi di Confartigianato, a livello nazionale, rileva che la Pubblica Amministrazione è sempre più lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni.

Tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e Province) hanno saldato le fatture alle imprese è ulteriormente aumentato di ben 54 giorni. Alle imprese il ritardo con cui la PA salda i propri debiti rispetto ai 30 giorni stabiliti dalla nuova legge costa 2,5 miliardi di maggiori oneri finanziari. Il rapporto di Confartigianato rivela che la Pubblica Amministrazione ha accumulato debiti commerciali per 79 miliardi nei confronti dei fornitori di beni e servizi. Di questi, 35,6 miliardi si riferiscono a debiti verso fornitori del Servizio Sanitario Nazionale, che comprende Asl, Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie e Irccs.

Gli interessi di mora La Direttiva UE 2011/7, regola anche gli interessi di mora. Passati i 30 o 60 giorni, scattano automaticamente gli interessi di mora su base giornaliera ad un tasso pari al tasso di interesse applicato alla Banca Centrale Europea (0,75% fino al 30 giugno), in vigore al’inizio del semestre di riferimento, maggiorato dell’8%, senza che sia necessaria la costituzione in mora. Quindi, per tutto questi primi 180 giorni del 2013, ai ritardi nei pagamenti nell’ambito di tutte le transazioni commerciali, si applicheranno gli interessi di mora dell’8,75%, sin dal primo giorno di ritardo. “Quella che sta accadendo è una svolta epocale e bisognerà monitorare il comportamento soprattutto della Pubblica Amministrazione – continua Murgianu - per questo invitiamo le imprese di ogni settore a far conoscere la propria situazione, segnalando le anomalie legate ai tempi di pagamento sul sito http://www.confartigianato.it/”. “L’Osservatorio serve proprio per monitorarne l’applicazione e periodicamente renderemo pubblici i casi dei ‘cattivi pagatori’, siano essi Enti pubblici o soggetti privati – conclude il Presidente di Confartigianato Sardegna - inoltre Servirà ad affrontare questo grave problema dando voce all’intero Sistema Produttivo, a conoscere in modo più approfondito la situazione delle imprese e ad avviare appropriate azioni di rappresentanza. Insomma, non molleremo la presa. Ne va della sopravvivenza delle imprese e della possibilità che l'Italia diventi un Paese europeo sul fronte dei pagamenti”. Sul sito www.sardegna.confartigianato.it, la Direttiva del Ministero n. 1293 del 23 gennaio 2013 e il link all’Osservatorio sui ritardati pagamenti.