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Cronaca

Confartigianato Sardegna: in Sardegna diminuisce il credito ma crescono i tassi interesse

Confartigianato Sardegna: in Sardegna diminuisce il credito ma crescono i tassi interesse
Confartigianato Sardegna: in Sardegna diminuisce il credito ma crescono i tassi interesse
Olbia.it

Pubblicato il 13 July 2012 alle 12:29

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Murgianu: “Situazione critica: subito fondoanticrisi e riforma delle leggi d’incentivazione. Il credito è ilcarburante indispensabile alle imprese”. Diventa sempre più difficile e pesante l’accesso al credito per leimprese artigiane della Sardegna: al 31 dicembre 2011, i finanziamentisono diminuiti del 2,2% rispetto ai sei mesi precedenti mentre il tassodi interesse sui prestiti è cresciuto dell’1% circa in 27 mesi. E’ quanto emerge dall’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianatosul “Credito all’artigianato del 2011 e la dinamica dei tassi nel 2012”,che ha analizzato i dati della Banca d’Italia e di Artigiancassa. In Sardegna, negli ultimi sei mesi dello scorso anno (periodogiugno-dicembre 2011), lo stock dei finanziamenti all’intero sistemaproduttivo ha superato i 13 miliardi di euro (13.332 mln euro): diquesti, più di 9 miliardi (9.420) sono andati alle imprese medio grandi,circa 3 (2.833) alle piccole e poco più di 1 (1.078) alle aziende artigiane. Il tasso di erogazione dei prestiti ha subito una contrazione perl’intero tessuto imprenditoriale sardo (-0,9% rispetto alla rilevazionedi giugno 2011): nelle grandi imprese la diminuzione è stata del 0,6%,tra le piccole il calo registrato è dell’1,5% mentre nell’artigianato laflessione è stata del 2,2%. “Nonostante il calo di risorse – afferma il Presidente diConfartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu - il sistema imprenditoriale artigiano della Sardegna continua nello sforzo di crearemaggiore ricchezza rispetto agli altri settori anche se i daticonfermano che la situazione creditizia rimane molto critica”. “Ilproblema dell’accesso ai finanziamenti - continua Murgianu - colpiscequalunque tipo di impresa e non bisogna abbassare la guardia. Anzi, oggipiù di ieri, è necessario uno sforzo comune che unisca settoriproduttivi, politica e amministratori, per trovare soluzioni cheinvertano questa tendenza. E’ necessario, per questo, attivare subito ilfondo anticrisi e avviare la riforma delle leggi d’incentivazione ”.