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Comunali 2016. Si parte dalla rete: movimenti alla riscossa

Comunali 2016. Si parte dalla rete: movimenti alla riscossa
Comunali 2016. Si parte dalla rete: movimenti alla riscossa
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 March 2015 alle 17:51

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Olbia, 21 Marzo 2015 - Manca un anno alle prossime elezioni comunali, ma ad Olbia c'è già molto fermento. Non è un mistero, infatti, che i partiti (di ogni ordine e grado) sono già al lavor per confezionare liste, alleanze e candidati alla massima carica in palio. La rete: la cartina tornasole del malumore olbiese. Ad Olbia non si respira una bella aria da diverso tempo. Il colpo mortale è stato dato dall'alluvione, ma i problemi c'erano già da molto prima a causa della crisi economica. La parola più gettonata nelle piazze virtuali e non è "ferma". Olbia è vista come impantanata in non si sa bene quale massa vischiosa. Per alcuni la colpa è solo della crisi, per altri di una giunta che non è riuscita a trasformare il successo elettorale in qualcosa di concreto e tangibile. Sulla rete, da mesi, serpeggia un malcontento senza precedenti. Chi saprà catalizzare questo malcontento, forse, vincerà le elezioni. In queste settimane si sta facendo notare il gruppo "L'Altra Olbia": la creatura di Marco Balata e Luca Olivieri, professione commercialisti. I due non rilasciano ufficialmente nessuna dichiarazione, ma è chiaro che il gruppo è nato anche in funzione delle comunali. L'Altra Olbia ha già una sede in Piazza Mercato che verrà inaugurata a breve. Lo spazio nasce come punto di incontro e proposta, ma anche come incubatore culturale per valorizzare ciò che c'è di buono in questa città. Non si sa ancora se L'Altra Olbia si presenterà da sola o abbinata a qualche altra lista, ma è chiaro che l'alternativa piace agli olbiesi. Ne sono testimonianza gli oltre 1500 membri del gruppo che, ogni giorno, postano proposte, problemi, critiche e sfoghi di ogni genere. Il cavallo di battaglia sembra essere la differenziata, ma sotto-sotto c'è qualcosa di più sostanzioso di quanto il duo Balata-Olivieri non dia a vedere. A ben guardare, tra un video e una locandina, trapela uno slogan ("quella che vuole crescere") e già si nota un abbozzo di programma elettorale. Tutto in versione embrionale, ma è chiaro che dietro alla facile onda del malcontento c'è sostanza. Altri movimenti: Unidos, Cinquestelle, Indipendentisti alla riscossa. Sulla rete si muovono, però, anche altri movimenti più o meno strutturati. Il Meet up olbiese (Movimento 5 stelle) da diverso tempo sta portando avanti un'analisi approfondita dei problemi della città, a cominciare dal dramma occupativo della Meridiana Fly. Il pentastellati hanno scelto un basso profilo nonostante gli evidenti problemi interni al movimento: frammentazione, litigiosità tra "fazioni", mancanza di una linea unica a livello regionale. A Olbia il lavoro è di alto livello e non sono mancate occasioni in cui il Meet up ha fatto sentire la sua voce, facendo domande importanti e proponendo soluzioni. Se questo porterà a una lista o un accordo è difficile da dire, ma è evidente il Movimento 5 Stelle ad Olbia ha bisogno di una consacrazione pubblica: quale momento migliore delle Comunali? Lo stesso ragionamento lo stanno facendo gli indipendentisti olbiesi che, da tempo riuniti nel contenitore Laboratorio Gallura. Le sigle indipendentiste porteranno quasi sicuramente una loro proposta alle prossime elezioni olbiesi e non è peregrina una collaborazione con l'altro movimento indipendentista che, sulla rete, trova il suo maggiore sfogo: Unidos di Mauro Pili che, ad Olbia, ha come alfieri Antonio Appeddu (talmente attivo sul fronte web da esser diventato una voce di riferimento) e Tonino Pizzadili (coordinatore provinciale e consigliere comunale). Il brodo primordial-elettorale olbiese, però, non ha finito di sfornare sigle e stemmi. E' spuntato, da breve tempo, il gruppo "Noi con Salvini - Olbia" riferibile alla Lega Nord (già presente in terra gallurese) e si preannuncia l'arrivo del Movimento Sociale in salsa olbiese. Insomma, la destra e il centrodestra si stanno preparando a cacciare il centrosinistra da Cors Umberto. I partiti tradizionali e le solite beghe di quartiere. Se le liste civiche (o di ispirazione civica) sono l'unica certezza di queste future elezioni, non si può dire lo stesso dei partiti tradizionali alle prese - come sempre - con le proprie beghe di quartiere. Il Partito Democratico, al governo della città dal 2011 grazie alla Coalizione Civica, dovrà lottare con le unghie e con i denti per essere riconfermato. Gian Piero Scanu ha già fatto outing: destra e sinistra sono concetti superati, via ai grandi accordi. Prima ancora, però, il Pd dovrà risolvere i suoi problemi interni. Le elezioni per la segreteria avrebbero dovuto portare un po' di pace, ma così non è stato. Pd1 (Nardino Degortes) e Pd2 (Scanu) se le danno ancora di santa ragione - anche in consiglio comunale. Riusciranno a trovare la quadra? A destra, Forza Italia sta tentando di ricostituirsi e le elezioni comunali sono un passaggio importantissimo. Per la poltrona da sindaco, gli aspiranti candidati sono tanti: Marco Piro, Pietro Carzedda, Michele Fiori. A questa terna bisogna aggiungere anche Vanni Sanna, che ha tutta l'intenzione di tentare nuovamente il colpaccio. C'è poi una voce di corridoio che mette tra i possibili candidati persino Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci e vero uomo simbolo di Forza Italia in Gallura in questo momento. Un ruolo importantissimo lo avranno i partiti - per così dire - minori: l'Udc (divisa un po' qua e un po' là), l'UPC di Antonio Satta (sempre pronto a cogliere l'alleanza giusta), Sinistra Econogia e Libertà, il Centro Democratico Gallura, l'Italia dei valori, etc. E' anche con loro che i grandi dovranno dialogare per arrivare alla poltrona più ambita: quella da sindaco di Olbia.