Olbia, 23 Settembre 2014 - Non bastava l'alluvione, non bastava una ricostruzione faticosa e difficile. Per Isticcadeddu, adesso, oltre al danno c'è la beffa. Il 19 Agosto scorso, durante dei lavori per una perdita d'acqua, era stato tranciato un cavo della corrente e uno sbalzo elettrico aveva danneggiato gli elettrodomestici di alcune strade del quartiere. In seguito a questo evento, le famiglie coinvolte hanno preparato una raccomandata, con tutta la documentazione riferita ai danni, e l'hanno spedita all'Enel. Purtroppo la risposta è stata più che negativa. "
Le famiglie hanno contattato l'Enel per farsi risarcire i danni degli elettrodomestici bruciati da quello sbalzo di corrente - ha raccontato
Antioco Tilocca, presidente del Comitato di Isticcadeddu -,
ma l'Enel ha declinato ogni responsabilità. Secondo l'azienda che fornisce l'energia, la colpa è della ditta che ha tranciato il cavo". Che qualcuno non voglia prendersi delle responsabilità ci può stare. Ma la situazione di Isticcateddu è grave se si pensa che tutte le famiglie coinvolte sono tutte famiglie alluvionati e che gli elettrodomestici danneggiati sono il frutto di generose donazioni. "
La ditta che ha tranciato il cavo si è resa subito disponibile e ha comunicato la sua assicurazione all'Enel - ha aggiunto Tilocca -,
ma questa cosa pare che non sia stata presa in considerazione". Su quanto è accaduto, poi ci sono dei dubbi. Quando il cavo è stato tranciato, è scattato - come ovvio che succeda - il salvavita. Possibile che l'impresa intervenuta dopo, sul campo, abbia sbagliato qualcosa nel rimettere a posto il cavo? Possibile che il salvavita non abbia funzionato? Saranno degli esperti a stabilirlo. Intanto, le famiglie coinvolte sono state convocate in assemblea dal Comitato di Quartiere per questo sabato, dalle ore 18:30, presso la scuola media di Isticcadeddu. Le vie coinvolte dallo sbalzo di corrente sono 6 (e non 5 come inizialmente detto) e i danni ammontano a circa 40/50'000 euro.
