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Botti di Capodanno: ecco come proteggere i nostri animali domestici

Botti di Capodanno: ecco come proteggere i nostri animali domestici
Botti di Capodanno: ecco come proteggere i nostri animali domestici
Dénise Meloni

Pubblicato il 28 December 2017 alle 11:40

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Olbia, 30 Dicembre 2017- La notte di San Silvestro è la porta che chiude con l'anno vecchio e cede l'ingresso all'anno nuovo. Un momento importante per festeggiare, per fare l'elenco dei buoni propositi, per stare con parenti e amici. Un'altra caratteristica della notte del 31 dicembre sono i botti e i fuochi d'artificio che mentre per noi possono risultare normali o tollerabili, per i nostri animali domestici trasformano la nottata in un vero e proprio incubo. Ecco alcuni consigli per proteggere i propri cuccioli da un momento così delicato e purtroppo per loro anche molto pericoloso.

I seguenticonsigli sono stati diffusi dall’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali);

1) Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi;

2) Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. È necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi;

3) Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga;

4) Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane;

5) Lasciamo che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato” ;

6) Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. È fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo;

7) Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica;

8) Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico;

9) Rivolgiamoci ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l’animale allo stimolo ad un’intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale;

10) Sensibilizziamo l’opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe;