Thursday, 28 March 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Boom turistico arma a doppio taglio: rischio erosione spiagge

Boom turistico arma a doppio taglio: rischio erosione spiagge
Boom turistico arma a doppio taglio: rischio erosione spiagge
Dénise Meloni

Pubblicato il 11 September 2017 alle 17:14

condividi articolo:

Olbia, 17 Settembre 2o17 - La tanto attesa ripresa, il boom degli sbarchi dei turisti , le spiagge affollate, l'esodo che si scontra col controesodo,Tutto questo fa pensare ad una stagione riuscita,felice, che fa sperare in un netto miglioramento anche nel futuro ma per quel che riguarda l'equilibrio ecologico si sta correndo un grosso rischio: l'erosione delle spiagge.

"Prima di parlare e urlare allo scandalo dopo aver letto, forse in modo superficiale, i titoli dei giornali, sarebbe utile provare ad analizzare i fenomeni, per comprenderli e provare a governarli. La Sardegna ha sempre fatto dell'ambiente e della sostenibilità ambientale il suo punto di forza. Promuoviamo spiagge incontaminate e selvagge che quest'anno ci hanno ricordato che non sono risorse infinite, ma che si consumano. Il turismo balneare rimane il nostro segmento principale, ma per pochissimi mesi e con un carico antropico che sta manifestando tutte le sue criticità. Lo sforzo collettivo a cui siamo chiamati è continuare a lavorare per incrementare il nostro turismo, lavorare non solo sulla qualità dei servizi e delle strutture, ma anche e sopratutto su altri turismi, capaci di attrarre segmenti di domanda che si affiancano al balneare e capaci di posizionarsi in altri mesi dell'anno, mantenendo il nostro ecosistema in salute, affinché i nostri figli e i turisti che verranno d'estate anche tra dieci anni possano godere quella Sardegna incontaminata che tutti ci invidiano." Dichiara Barbara Argiolas, assessore regionale al turismo. La Pelosa, La Turredda e tante altre spiagge del Nord Sardegna sono state prese d'assedio dai turisti, in un arco di tempo concentrato, Luglio e Agosto, che ha fatto pensare alla possibilità di istituire un numero chiuso, in modo da poter salvaguardare le nostre spiagge ed evitare l'effetto boomerang.
Un 14% in più tanto sperato per gli operatori turistici ma che ha un peso specifico, poiché la nostra ricchezza naturalistica non può reggere questo ritmo, concentrato solo in alcun spiagge e solo in un determinato periodo di tempo. Così si corre il rischio che i nostri discendenti non avranno la fortuna di vedere la bellezza delle nostre spiagge. La Argiolas invita a puntare ad un turismo di qualità, a sfruttare in modo sostenibile sia le coste che l'interno. La Sardegna possiamo e dobbiamo proteggerla noi sardi. Conserviamola integra per chi verrà dopo.