Olbia, 30 Agosto 2014 - Gli appetiti cagliaritani, sempre familici di potere e poltrone, dovranno attendere: la riforma delle autorità portuali, la quale prevedeva l'accorpamento di diverse autorità portuali tra cui quella di Olbia, è stata rimandata. Lo ha deciso il Governo Renzi, a margine del Consiglio dei Ministri di ieri sera. La riforma, che doveva essere inserita nel decreto Sblocca Italia, sarà affrontata nelle prossime settimane. Per ora, dunque, il Nord Sardegna può tornare a respirare: l'Autorità Portuale che gestisce i porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres non verrà cancellata. I particolari di questa riforma, per ora solo sulla carta, preoccupano non poco i galluresi. La riforma, infatti, prevede la creazione dei "distretti", ma per ora non si comprende come verrà distribuito il potere amministrativo nel territorio. La Sardegna, infatti, secondo la riforma perde una delle sue autonomie, ma non si capisce in favore di chi o cosa. I galluresi temono che,nonostane il porto più importante sia l'Isola Bianca di Olbia, il cuore amministrativo venga spostato a sud, in favore del solito cagliaricentrismo che nulla vede oltre Cagliari.
