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Cronaca

Autorità Portuale: Olbia accorpata a Cagliari. Fasolino: è inconcepibile

Autorità Portuale: Olbia accorpata a Cagliari. Fasolino: è inconcepibile
Autorità Portuale: Olbia accorpata a Cagliari. Fasolino: è inconcepibile
Angela Galiberti

Pubblicato il 23 May 2015 alle 16:36

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Olbia, 23 Maggio 2015 - La notizia della riforma delle Autorità Portuali e del probabile accorpamento di quelle sarde in unico ente con sede - ovviamente - a Cagliari, sta creando non poco scompiglio in Gallura: uno dei territori dove lo Stato sta letteralmente scappando a gambe levate.

Ad intervenire nel dibattito è Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci e consigliere regionale in quota Forza Italia. "Ancora una volta il Nord Sardegna rischia di perdere la sua autonomia in un ambito di grande importanza come quello che interessa il traffico marittimo. L’esigenza del Governo di contenere la spesa pubblica e razionalizzare le risorse non può andare ancora una volta a scapito del nostro territorio: se la necessità è quella di accorpare tutte le Autorità Portuali della Sardegna, benissimo, ma che la sua sede sia Olbia per equilibrare la situazione che si è creata rispetto alla città metropolitana di Cagliari, alla soppressione delle province e così via - dichiara Giuseppe Fasolino -. quanto dichiarato dal consigliere regionale Giuseppe Fasolino in merito ai provvedimenti contenuti nella riforma che sarà presentata a Giugno dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che prevede una nuova struttura governativa dedicata ai traffici portuali e alla logistica che contempla l’accorpamento delle autorità portuali sarde. La riforma interessa tutto il territorio nazionale e prevede l’accorpamento delle Port Autority che passeranno dalle attuali 24 a 8".

Secondo il consigliere regionale gallurese tutto ciò è inconcepibile. "E’ inconcepibile - spiega Fasolino - vedere finire i Porti del Nord Sardegna sotto la giurisdizione di una nuova e più estesa autorità portuale la cui governance potrebbe essere affidata lontano dal nostro territorio. Non si tratta di una questione nominalistica o campanilistica, ma di una questione di sostanza, l’accorpamento confligge con la storia dei porti del Nord Sardegna e delle città di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres che, seppur nella loro diversità, hanno fatto del loro legame con il mare e con il porto motivo di sviluppo economico e di crescita sociale in piena autonomia dal resto del territorio isolano e con numeri di gran lunga superiori agli altri porti sardi"

Giuseppe Fasolino elenca tutto ciò che ha perso la Gallura e paventa una perdita di autonomia ai danni dei porti del Nord Sardegna: Isola Bianca, Golfo Aranci e POrto Torres. "Si tratta dell’ennesimo affronto alla dignità della Gallura: ci hanno tolto le province, stanno tagliando risorse su tutti i fronti, se questa nuova riforma dovesse essere approvata, andremo incontro all’emarginazione totale di tutto il nostro territorio, anche le zone lontane dal mare come Sassari - conclude Fasolino -. Il Consiglio di amministrazione previsto nella riforma andrebbe a toglierci autonomia, eliminando i Sindaci dei porti interessati e togliendo il diritto di voto ai Direttori delle Direzioni Portuali: in questo modo la coesistenza di realtà portuali nei fatti totalmente diverse per storia, organizzazione, tipicità e in contrapposizione tra di loro nei mercati e nei settori di riferimento non sarebbe bilanciata dalla giusta rappresentanza dei territori e delle loro specificità. Non dimentichiamo che Porti ed aeroporti del Nord Sardegna rappresentano le strutture indispensabili per esprimere le potenzialità di questo territorio, e che vanno ad impattare su settori altrettanto importanti come turismo, agroalimentare, piccola e media industria. L'aggregazione, peggio se avverrà nella sede del capoluogo isolano, mette in serio pericolo la prosecuzione di quel circolo virtuoso a fatica ed in autonomia costruito. Che il Presidente del Consiglio Renzi parli anche di questo, la settimana prossima, quando visiterà la Gallura, non soltanto del San Raffaele".