Olbia, 23 Aprile 2014 - Il 2013 è stato un anno terribile per la Città di Olbia, ma il territorio olbiese, durante quelle terribilli settimane, non è stato l'unico ad essere stato devastato dall'acqua. E non sorprende scoprire che le problematiche vissute dagli olbiesi sono le stesse dei modenesi, anche loro colpiti dall'alluvione. A parlare delle "altre alluvioni" è il quotidiano "
Prima Pagina" di
Modena. L'articolo è firmato dalla giornalista
Sara Zuccoli, la quale - per scoprire come gli olbiesi hanno affrontato l'alluvione - ha intervistato
Moreno Contini, presidente del Comitato per la Tutela dei Diritti deggli Alluvionati. Il viaggio nelle "altre alluvioni" del quotidiano modenese serve a fare il punto della situazione a livello nazionale: quali sono le problematiche dei territori, come si muovono i cittadini, come sono state affrontate le emergenze, come ottenere i risarcimenti. Il caso olbiese, con il Comitato guidato da Moreno Contini, è un po' un caso di scuola: invece di aspettare le cosiddette calende greche, gli olbiesi hanno subito reagito unendosi nei comitati di scopo. Le problematiche degli alluvionati olbiesi sono fondamentalmente uguali a quelle degli alluvionati modenesi: la difficoltà a ripartire, l'attesa dei fondi dello Stato, la solidarietà. Il messaggio della Città di Olbia è, però, un altro: invece di aspettare la mano amica di Roma, bisogna lottare affinché i diritti dei cittadini vengano rispettati. E c'è da giuraci che se tutti gli alluvionati d'Italia si unissero, lo Stato si muoverebbe sicuramente in modo più celere.