Alluvione e rimedi: e se si usassero le paratie?

Olbia, 06 Ottobre 2015 - L'alluvione disastrosa del 2013 ha insegnato tanto agli olbiesi che si sono ritrovati in casa centimetri e centimetri d'acqua putrida e fango. Moltissimi cittadini, non appena hanno ricevuto le informazioni sullo stato di allerta causato dal Ciclone Mediterraneo, hanno messo in campo il loro personale metodo per salvare casa e mobili. C'è chi ha ordinato le paratie stagne ed è rimasto soddisfatto, chi le installate e si è ritrovato comunque l'acqua in casa. C'è chi si è affidato al comunissimo, ma sempre valido, sacco di sabbia. C'è chi si è arrangiato con paratie artigianali e chi, invece, ha deciso di ordinare quelle "vere" proprio dopo la seconda alluvione.

Fatto sta che in città si sta sviluppando un dibattito proprio a favore di questi sistemi meccanici che hanno lo scopo di isolare abitazioni, cantine e giardini dall'eventuale furia dell'acqua. Un nostro lettore, Marco Ruiu, propone gran voce questa soluzione come definitiva per risolvere il problema delle inondazioni.

"Piuttosto che imbarcarsi in opere fantabulose con budget milionari, per interventi che (efficaci o meno) richiederanno anni di discussione e decenni per essere terminati e la cui utilità potrà essere verificata solo in un lontano futuro - scrive Marco Ruiu -, non sarebbe più utile, intelligente, ed anche economico che l'amministrazione pubblica contribuisse alla spesa che i residenti delle zone rosse dovranno sostenere per dotarsi di semplici paratie? ...facile, rapido, economico, sicuro... ...no?".

L'idea non sembra malvagia e inizia a trovare consensi, come scrive La Nuova Sardegna questa mattina, nel quartiere di Isticcadeddu.