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Accorpamento Asl, insorgono Meloni (Pd) e Fasolino (Fi)

Accorpamento Asl, insorgono Meloni (Pd) e Fasolino (Fi)
Accorpamento Asl, insorgono Meloni (Pd) e Fasolino (Fi)
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 July 2014 alle 16:23

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Olbia, 24 Luglio 2014 - La ventilata ipotesi dell'accorpamento della Asl numero 2 di Olbia a Nuoro o Sassari ha scatenato la politica locale, in particolare i due consiglieri regionali eletti in gallura: il loirese Giuseppe Meloni e il golfarancino Giuseppe Fasolino. "La ventilata ipotesi di riorganizzazione sanitaria in Sardegna, che riduca le Aziende Sanitarie Territoriali dalle attuali 8 a 5, prevedendo un accorpamento della Asl n. 2 di Olbia a quella di Nuoro, è oggi una mera ipotesi che, nella denegata eventualità in cui dovesse essere proposta formalmente, non troverebbe il mio favore - ha dichiarato Giuseppe Meloni attraverso una nota stampa ufficiale -. Sto lavorando in queste ore affinché venga confermata la proposta di legge n. 71, con primo firmatario il capogruppo PD, che apra la strada ad un processo di riorganizzazione in campo sanitario che si accompagni alla stagione di riforme in atto per gli Enti Locali. In questo modo, quello che è il territorio della abrogata Provincia di Olbia Tempio, anche allargato nei suoi confini, potrebbe ritrovare e rinnovare lo spazio e l'importanza che merita nel panorama istituzionale regionale". Dall'altra parte del "cielo politico" regionale, fa capolino l'altro consigliere gallurese - Giuseppe Fasolino - che già nei giorni scorsi aveva fatto sapere la sua contrarietà a questo progetto di riforma. "Il partito anti-Gallura non approfitti dei provvedimenti sulle ASL per tentare colpi di mano contro il nostro territorio - ha dichiarato Giuseppe Fasolino -. Per questo strisciante partito quando ci sono tagli da fare si pensa subito alla Gallura: per esempio, ci dicono che le strade a quattro corsie non vanno bene e che bisogna ridurle a due, ma non propongono un’alternativa valida. Di questo passo non vorremmo che anche la tanto decantata azione di risparmio nel campo della Sanità si riducesse al solo taglio della ASL di Olbia, mantenendo inalterato invece tutto il rsto. Se così fosse, sappiano che siamo pronti a fare le barricate dentro e fuori dai consessi elettivi. Con buon pace di chi ha fondato le proprie fortune politiche su logiche di campanile e di fazione, la ripresa della Sardegna può avvenire solo se tutti i territori saranno considerati protagonisti di una ripresa non solo economica, ma anche sociale, morale e culturale. E la Gallura non intende assolutamente rinunciare al ruolo fondamentale che può rivestire sia sul piano regionale che su quello nazionale. Nelle nostre proposte la ASL di Olbia ci sarà".