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Abbanoa e uffici che non si parlano: il caso del cittadino con reclamo accolto, ma che riceve solleciti

Abbanoa e uffici che non si parlano: il caso del cittadino con reclamo accolto, ma che riceve solleciti
Abbanoa e uffici che non si parlano: il caso del cittadino con reclamo accolto, ma che riceve solleciti
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 April 2015 alle 15:28

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Loiri Porto San Paolo, 24 Aprile 2015 - Torniamo a parlare di Abbanoa e di bollette pazze, questa volta però dal Comune di Loiri Porto San Paolo. A raccontarci la sua esperienza è Fabrizio Addis, un giovane che nel Novembre 2011 ha comprato casa nella frazione di Montelittu. Come tutti i cittadini che rispettano le regole, Addis (01/12/2011) protocolla una richiesta di allaccio ad Abbanoa. E aspetta, fiducioso, fino al 21 Settembre 2012 quando, con una diffida, intima all'ente gestore unico delle acque di procedere all'allaccio e alla posa del contatore. "Fino a quel giorno - ha detto Fabrizio Addis - siamo andati avanti con l'acqua di cantiere. Una volta che l'allaccio è stato fatto, abbiamo sempre ricevuto delle bollette di piccolo importo. Poi è arrivata una maxi bolletta". E fu l'inizio di una via crucis.

La maxi bolletta è pari a 5'975,19 euro ed la fattura è stata emessa il 27 Maggio 2014. Le date, in questa storia, sono importanti: perché Abbanoa, qualche giorno dopo, ha comunicato ad Addis che c'erano dei consumi eccedenti. "A quel punto abbiamo fatto un reclamo per perdita occulta che è stata effettivamente trovata - ha raccontato Fabrizio Addis -. Avevamo un problema al galleggiante. Abbiamo riparato tutto". Il reclamo è stato accolto il 4 Agosto 2014 e per questo Fabrizio ha diritto ad uno sgravio sul costo di depurazione e fognatura pari ad un anno. C'è la lettera, ci sono i documenti. Dovrebbe finire tutto bene, quasi a "tarallucci e vino", ma non è così.

Il 24/11/2014 Abbanoa spedisce un sollecito per il pagamento di tutto, senza gli sgravi promessi. "Contesto anche questo", ha sottolineato Fabrizio Addis. In questo arco di tempo, il giovane Addis scopre le ordinanze del sindaco di Loiri, Giuseppe Meloni, riguardanti l'acqua non potabile. Reclama più volte, ma senza successo. Perciò decide di costruire un pozzo artesiano nel suo terreno. L'acqua c'è, è potabile, buonissima, la procedura va in porto e si slaccia da Abbanoa: è il 19 Gennaio 2015 quando viene firmata la disdetta.

Arriva così l'ultima fattura, la cosiddetta fattura di cessazione. Abbanoa conferma che gli oneri per fogna e depurazione sono stati decurati e la cifra totale da pagare è pari a 5'418,05 euro. Fabrizio Addis chiede la rateizzazione e inizia a pagare con un acconto di 300 euro. Siamo al 06 Marzo 2015 e la fattura di cessazione scade il l'11 Maggio 2015.

Finita qui? Macchè. Il 17 Aprile 2015 Fabrizio Addis riceve un avviso di giacenza: un atto giudiziario con il quale Abbanoa chiede a Fabrizio Addis di pagare 5145, 33 euro + 200 euro entro 15 giorni. La domanda nasce spontanea: ma gli uffici di Abbanoa, tra loro, non parlano?